Diretta alluvione oggi in Romagna, il governo: “Ok a stato d’emergenza, in arrivo 20 milioni”. Priolo: “Gli sfollati si sono già sono dimezzati”
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– Dopo il disastro degli ultimi giorni a causa del ciclone Boris che ha provocato l’esondazione dei fiumi Idice, Senio, Lamone, Bologna e soprattutto la Romagna iniziano a fare i conti con la stima dei danni, preparandosi all’ennesima ricostruzione. Il governo ha stanziato 20 milioni per le prime necessità. Intanto, per oggi Arpae ha diramato un’allerta arancione (in calo da quella rossa) per le piene che dovrebbero essere in “lento esaurimento”, anche perché le piogge si sono fermate. (il Resto del Carlino)
Ne parlano anche altre testate
Traversara di Bagnacavallo è diventata il simbolo dell’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna. Qui, la violenza dell’acqua ha distrutto alcune abitazioni, ma l’allarme tempestivo lanciato dalle autorità ha scongiurato una tragedia, evitando le conseguenze drammatiche della rottura dell’argine del fiume Lamone. (La Voce di Bolzano)
“Abbiamo convocato in tempo reale il Consiglio dei ministri, abbiamo dichiarato lo stato di emergenza, abbiamo fatto uno stanziamento iniziale per le urgenze di 20 milioni e siamo rimasti d’accordo con la regione che poi va valutato quando si ha più chiara l’entità di ciò che è accaduto”. (Il Fatto Quotidiano)
Alluvioni e cambiamento climatico, esondazioni e alla luce di quanto accaduto in Romagna pochi giorni fa, prevenzione di nuovi drammatici eventi che potrebbero ripetersi in futuro. (Corriere della Sera)
Sono partiti venerdì 20 settembre, ad alluvione ancora in corso, dopo aver raccolto l’appello proveniente dalla Caritas diocesana di Faenza-Modigliana. Operatori e volontari di Caritas Ambrosiana (non a mani vuote, ma portando con sé 2 idropompe, 11 idropulitrici, 11 aspiraliquidi, 4 gruppi elettrogeni, e altre attrezzature provenienti dal Centro logistico di Burago – Monza Brianza) sono nuovamente nell’Emilia-Romagna finita sotto l’acqua e il fango. (Diocesi di MIlano)
Tra i filari delle vigne si trova qualunque cosa. Legname, rifiuti di ogni genere, sedie di plastica. (Il Sole 24 ORE)
Si lavora anche di notte, utilizzando le torri faro, per ripristinare le zone colpite dall’alluvione della scorsa settimana: sono oltre 10 i cantieri di somma urgenza per un investimento di circa 23 milioni, 14,3 dei quali interessano il Ravennate, 1 milione il Forlivese-Cesenate, 8,5 milioni il Bolognese. (Corriere della Sera)