Lava e nubi di vapore, turisti in ansia per lo Stromboli

Dopo lo spettacolo delle ultime ore, con esplosioni e alte nubi di vapore che hanno tenuto i turisti con il fiato sospeso e gli occhi rivolti verso la sommità del vulcano, a Stromboli si torna lentamente verso la normalità. Il flusso lavico è diminuito e gli isolani sono intenti a ripulire dalla coltre di cenere caduta sui tetti delle case e sulle strade. Una situazione quasi di routine per gli abitanti dell’isola, abituati da sempre a convivere con lo Stromboli e la sua attività vulcanica che sovente sfocia in momenti più intensi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Se ne è parlato anche su altri media

Il delta lavico, creato dalla colata ben alimentata che scorre lungo il fianco della Sciara del Fuoco a Stromboli, è ben visibile nelle immagini dal drone girate nella mattinata di lunedì 8 luglio. L'analisi dei sismogrammi continua ad evidenziare un basso livello di attività essenzialmente caratterizzato da segnali legati ai continui episodi di rotolamento di rocce. (La Stampa)

“La situazione non si risolve nel giro di poco tempo, questo è fuori di dubbio. Lo stato di ordinaria attività è quando noi abbiamo le esplosioni ogni 10-15 minuti. Ora siamo fuori da questo stato ordinario“: è quanto ha spiegato Piergiorgio Scarlato, ricercatore e vulcanologo INGV a 24 Mattino su Radio 24, in merito allo stato del vulcano Stromboli (MeteoWeb)

Ieri Musumeci ha firmato il decreto per disporre la mobilitazione straordinaria del Servizio nazionale di Protezione civile. A Stromboli è arrivato questa mattina il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, insieme al capo del Dipartimento nazionale, Fabrizio Curcio. (Il Giornale di Lipari)

Stromboli, Musumeci: “pronti a intervenire se necessario”

L'eccezionale video filmato dal drone del personale INGV dei progetti UNO e DyNAMO, che mostra l'apertura della bocca del vulcano Stromboli a circa 700 metri sul livello del mare, avvenuta il 4 luglio 2024 alle 16:17. (ilgazzettino.it)

Il 4 luglio sul vulcano Stromboli si è registrato un repentino incremento dell’attività vulcanica, che si era già intensificata a partire dal mese di giugno, con l’apertura di una fessura eruttiva alla base del cratere nord-orientale del vulcano e la formazione di un flusso lavico che si è propagato lungo la Sciara del Fuoco, raggiungendo la costa. (Protezione Civile)

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