Sinner, Wada chiede squalifica per doping: il ricorso mai visto, cosa succede ora

Sinner, Wada chiede squalifica per doping: il ricorso mai visto, cosa succede ora
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Adnkronos SPORT

Jannik Sinner rischia la squalifica, il caso doping non è chiuso. La Wada, l'agenzia mondiale antidoping, fa ricorso al Tas e il numero 1 del mondo torna sotto processo per la positività al clostebol nei due controlli di marzo 2024. Si ricomincia, con una decisione a sorpresa almeno in parte. Il ricorso della Wada La Wada ha formalizzato l'appello 2 giorni fa, riaprendo il caso che sembrava archiviato dopo il giudizio del tribunale indipendente dell'International Tennis Integrity Agency (ITIA). (Adnkronos)

La notizia riportata su altri media

Il ricorso ora c’è, toccherà al TAS, il tribunale arbitrale dello sport emettere una sentenza definitiva sul caso Sinner, positivo al clostebol in due controlli del marzo scorso e assolto dall’ITIA, il tribunale internazionale per le controversie sul tennis, perché esente da colpa o negligenza. (Sky Sport)

Tutti ad eccezione dei detrattori per “partito preso” vedi Nick Kyrgios che ha perso un’altra occasione, l’ennesima, per stare zitto. Tutti con Sinner o quasi per quanto concerne le reazioni all’ appello presentato dalla Wada che prolungherà ancora l’agonia sulla questione, nonostante una chiara sentenza di piena innocenza. (Tuttosport)

Non è ancora finita. La Wada, l’Agenzia mondiale antidoping, ha annunciato appello contro la decisione della International Tennis Integrity Agency (Itia) che scagionava Sinner da qualsiasi responsabilità sulle due positività di marzo. (La Gazzetta dello Sport)

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Insomma: il ricorso della WADA contro l'assoluzione del numero uno del mondo del tennis è inedito ed anche un po' grottesco. Inedito perché mai l'ente aveva fatto ricorso al TAS sulla decisione di un tribunale indipendente (in questo caso l'ITIA, e a questo si aggiunge che nel caso Bortolotti - tennista italiano assolto per la stessa positività al Clostebol - l'appello non è stato presentato); grottesco perché basta leggere il comunicato: «La WADA ritiene che la constatazione di assenza di colpa o negligenza non sia corretta ai sensi delle norme vigenti. (il Giornale)

Fossimo nella mente di Sinner, non lo prenderemmo come uno schiaffo. Ma come un’occasione. (la Repubblica)

Difatti l’ipotetico campione australiano è stato tra i primi (e tra i pochi) a diffidare di Sinner, reclamando penalizzazioni e squalifiche: forse non si è mai rassegnato che Anna Kalinskaya, sua ex, si sia fidanzata con Jannik. (Corriere della Sera)