Attacco in Libano, l’analisi dell’Ispi: “Molto probabile la risposta di Hezbollah, c’è rischio escalation”

Attacco in Libano, l’analisi dell’Ispi: “Molto probabile la risposta di Hezbollah, c’è rischio escalation”
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È stato inaspettato e particolarmente violento l'attacco informatico lanciato il 17 settembre in Libano, dove sono esplosi i cercapersone di migliaia di miliziani di Hezbollah. Oggi, mercoledì 18, c'è stato un nuovo attacco con l'esplosione di diversi walkie-talkie. Per capire cosa sta accadendo e quale potrebbe essere la risposta di Hezbollah, Fanpage.it ha intervistato il ricercatore ISPI Luigi Toninelli. (Fanpage.it)

Su altre testate

Guerre, punto – La guerra dei teledrin e dei walkie-talkie, che fa decine di vittime e migliaia di feriti tra Libano e Siria, segna un brusco rialzo del livello d’allarme per un allargamento del conflitto tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza, che va avanti da quasi un anno. (Giampiero Gramaglia – Gp News)

Roma, 19 set. – Alti funzionari del Pentagono temono che le recenti esplosioni di massa di dispositivi di comunicazione in Libano siano il preludio ad un’offensiva di terra da parte di Israele. (Agenzia askanews)

E’ salito a 20 il bilancio delle persone morte per l’esplosione di dispositivi elettronici degli Hezbollah in diverse regioni del Libano avvenute all’indomani dello scoppio dei cercapersone che, invece, aveva provocato 18 morti e un migliaio di feriti. (LAPRESSE)

Guerre: strage teledrin e walkie-talkie in Libano innesca rischio escalation

È salito ancora il numero dei morti nelle esplosioni di oggi di dispositivi elettronici in Libano. Secondo l'ultimo bilancio fornito dalle autorità di Beirut, le vittime sono 20 e i feriti 450. (ilmessaggero.it)

Il ceo di Gold Apollo, Hsu Ching-kuang, ha dichiarato: “Abbiamo concesso in licenza il marchio della nostra azienda. La società ungherese Bac Consulting Kft e la taiwanese Gold Apollo sono ora nel mirino delle indagini. (Il Giornale d'Italia)

Lo ha chiesto il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, dopo la seconda ondata di esplosioni di cercapersone e altri dispositivi elettronici in Libano e Siria, che hanno fatto altri morti e feriti. (Avanti Online)