La riforma dell’imposta di successione mette un tetto massimo alle rendite
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La riforma dell’imposta sulle successioni e donazioni, recata dal DLgs. 18 settembre 2024 n. 139 (si veda l’apposita Scheda di aggiornamento), non ha introdotto modifiche di grande impatto, con riferimento alle norme sulla definizione della base imponibile del tributo (artt. da 8 a 19 del DLgs. 346/90). A parte un intervento di razionalizzazione sulla norma (art. 17 del DLgs. 346/90) deputata alla definizione del valore di rendite, pensioni e dei diritti di usufrutto, uso e abitazione (su cui ci soffermeremo qui di seguito), le modifiche, in questo comparto, si risolvono in interventi di natura formale, volti a eliminare espressioni ormai superate o anacronistiche, come: l’eliminazione, nelle norme relative alla definizione della base imponibile di aziende o partecipazioni (artt. (Eutekne.info)
La notizia riportata su altre testate
346, in ossequio alla prescrizione contenuta nell’art. 139 è stata disposta la sostituzione del comma 4-ter dell’art. (Ipsoa)
Guida al calcolo delle tasse di successione, con esempi pratici e istruzioni per arrivare pronti alla riforma 2025 che impone il pagamento in autonomia. Imposta di successione in Italia: aliquote e franchigie per il 2024 e il 2025 (PMI.it)
Per le successioni aperte dal 1° gennaio 2025, l'imposta si calcola e si paga in autoliquidazione, mentre la dichiarazione diventa precompilata. Imposta di successione: dal 2025 calcolo e versamento in autoliquidazione (PMI.it)
La nuova normativa – in vigore dal 1° gennaio 2025 – va ad agire secondo i seguenti criteri: semplificazione, certezza del diritto, razionalizzazione. Vediamo alcune novità introdotte dal decreto sottolineando ancora l’entrata in vigore dal 1° gennaio 2025. (ravennanotizie.it)
C’è chi la considera un prelievo supplementare su patrimoni già tassati, chi invece la invoca come misura anti-diseguaglianza. In Italia è stata introdotta nel 1862 come tassa «liberale», ha lo scopo di combattere la rendita, promuovere la mobilità sociale e garantire pari opportunità a tutti attraverso la redistribuzione di ricchezza. (Corriere della Sera)