Cairo e il Torino, una crisi senza fine
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Da mesi ormai, a Torino, non si parla d'altro che della possibile cessione del club da parte del presidente Urbano Cairo, il quale, contestato sin dall'inizio della stagione, continua a smentire le voci che lo vedrebbero intenzionato a vendere. Le dichiarazioni di Cairo, che si susseguono con una frequenza quasi settimanale, non fanno altro che alimentare il malcontento tra i tifosi, i quali, esasperati dalla situazione, chiedono a gran voce un cambio di proprietà.
Il Torino, infatti, sta attraversando un periodo di crisi profonda, sia dal punto di vista societario che sportivo. La gestione del parco giocatori, con particolare riferimento alle manovre di mercato, lascia molto a desiderare. La ricerca di un nuovo attaccante, in grado di sostituire il lungodegente Zapata, sembra procedere a rilento, e le priorità del presidente Cairo appaiono essere ben altre rispetto a quelle della squadra.
La situazione, già di per sé complicata, è ulteriormente aggravata dalle continue dichiarazioni del presidente, che sembrano più volte contraddirsi. Da un lato, Cairo afferma di essere motivato e di voler continuare a guidare il club, dall'altro, smentisce categoricamente le voci di una possibile cessione, senza però fornire alcuna certezza sul futuro del Torino.
In questo contesto, i tifosi, ormai stanchi di promesse non mantenute e di una gestione che definiscono fallimentare, si appellano a Babbo Natale, chiedendo un solo regalo: un nuovo presidente, capace di riportare il Torino ai fasti di un tempo.