L'ombra dei clan sulla morte di Pantani, la famiglia: ora avanti

Nelle nuove indagini per far luce sulla presunta ombra della camorra nelle scommesse al Giro d’Italia del 1999 e sul mistero delle analisi antidoping di Marco Pantani che, si presume, siano state alterate per impedirgli la vittoria, si ipotizza anche un collegamento tra la vicenda, il suo declino di atleta e la morte 5 anni dopo. La procura di Trento, infatti, sta procedendo per associazione per delinquere di stampo mafioso finalizzata alle scommesse e collegata alla morte del ciclista. (Gazzetta del Sud)

Ne parlano anche altre testate

In un video su Youtube il giornalista e scrittore Andrea Scanzi aveva parlato di una delle leggende dello sport italiano. (AreaNapoli.it)

Come in un gioco dell’oca giudiziario si riparte da Trento. Venticinque anni dopo la prima inchiesta per «frode sportiva» la procura diretta da Sandro Raimondi è tornata indagare sul presunto complotto dietro alla squalifica di Marco Pantani dal Giro d’Italia del 1999 per «associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata alle scommesse clandestine e collegata al decesso del ciclista». (La Stampa)

È la sorprendente nota della Federazione medico sportiva italiana (Fmsi) diffusa " in merito alle notizie apparse su diverse testate on line con riferimento al controllo ematico effettuato a Pantani a Madonna di Campiglio ", dopo la riapertura del caso da parte del pm di Trento. (Tuttosport)

Caso Pantani, Fmsi rivela che “i campioni ematici non furono mai analizzati dal laboratorio antidoping all’Acqua Acetosa”

Così Fiorenzo Alessi, da tre anni legale della famiglia Pantani, che da venticinque anni si batte per rendere giustizia ad un figlio che è considerato da sempre vittima di una macchinazione più grande di lui. (il Giornale)

PUBBLICITÀ Sarà la Procura di Trento a provare a dare una spiegazione alla morte di Marco Pantani e a quel nesso tra le scommesse, la camorra e il declino di un campione, caduto nel baratro poco prima di trionfare al Giro d’Italia del 1999. (Internapoli)

In una nota della Federazione medico sportiva italiana si legge infatti che "nessun controllo ematico su Marco Pantani fu effettuato da medici Doping control officer (Dco) della Fmsi e i campioni non furono mai analizzati dal proprio laboratorio antidoping Fmsi all’Acqua Acetosa, unico in Italia accreditato dall’Agenzia mondiale antidoping". (SpazioCiclismo)