Internet via satellite: Starlink favorita nella gara in Lombardia
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I piani di Starlink per portare la banda ultralarga con il satellite nelle aree remote del Paese partono dalla Lombardia. Già oggi infatti, a quanto risulta al Sole 24 Ore , sarà pubblicato l’avviso di una gara pubblica. È utile, a questo punto, fare chiarezza sui progetti in campo. Il maxi-contratto in discussione da 1,5 miliardi, di cui ha riferito l’agenzia americana Bloomberg, coinvolge direttamente la Difesa ed è da mesi sotto l’osservazione dei servizi di intelligence (Il Sole 24 ORE)
Se ne è parlato anche su altri media
Nel solco dei principi del Programma di Governo e il Programma Regionale di Sviluppo Sostenibile (Prss) e che vedono nella connettività uno dei pilastri sui quali fondare l’impegno delle attuali Legislature, la Regione Lombardia ha formalizzato, con il Dipartimento per la Trasformazione Digitale (Dtd) della Presidenza del Consiglio dei Ministri, un accordo di collaborazione per la sperimentazione di soluzioni di reti ibride satellitari-terrestri per la copertura a banda ultra-larga di aree a difficile connettività. (CorCom)
Da una nota da Palazzo Chigi si legge “Le interlocuzioni con SpaceX rientrano nei normali approfondimenti che gli apparati dello Stato hanno con le società, in questo caso con quelle che si occupano di connessioni protette per le esigenze di comunicazione di dati crittografati”. (Radio Radio)
I satelliti di Elon Musk e della sua società SpaceX, per l’Italia, rappresentano una scorciatoia rischiosa. È la valutazione, con LaPresse, di Juan Carlos De Martin, professore di Ingegneria informatica presso il Politecnico di Torino, dove dirige il centro Nexa su Internet e società. (LAPRESSE)
• No, assolutamente. Quella è la ragione per aizzare la folla e fare baccano. Le ragioni sono molto più profonde. • Governo cinese tramite la controllata China Satellite Network Group o Qianfan in diversi report hanno affermato che bisogna assolutamente recuperare il divario tecnologico con Starlink (Nicola Porro)
«Meloni riferisca in Parlamento» è stato (Secolo d'Italia)