Battaglia popolare contro imposizione politica: ecco perché a Corigliano Rossano la fusione ha stravinto e a Cosenza no
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Alla gente non piacciono le imposizioni. Soprattutto quelle calate da una certa politica autoconservatrice della specie. E se il tempo passa per tutti, forse è bene che se ne faccia una ragione. L’humus in cui è stata imposta l’idea di fusione all’area urbana di Cosenza è pressoché quello e nel day after di una mazzata di questa portata – l’ennesima per il partitismo benpensante – non sono pochi quelli che si interrogano sui motivi del fallimento del progetto cosentino, soprattutto alla luce del successo ottenuto – ormai – sei anni fa a Corigliano Rossano (LaC news24)
Ne parlano anche altri media
«Non ha cercato la condivisione, condizione essenziale per realizzare una fusione che porti risultati, i cittadini hanno votato, quei pochi che lo hanno fatto, su una ipotesi di fusione senza saperne praticamente nulla. (LaC news24)
Un referendum seppur consultivo che ha fatto emergere comunque l’altissimo astensionismo, un dato che evidenzia una società sempre più disaffezionata alla politica e sempre più distante dai processi decisionali e dalla partecipazione attiva. (Quotidiano online)
La legge permetterebbe alla maggioranza Occhiuto di andare avanti nel processo di fusione, posto che il referendum era consultivo e non vincolante. L’esito del referendum è stato netto. (LaC news24)
La bocciatura referendaria della proposta di legge regionale sulla fusione delle città di Cosenza, Rende e Castrolibero, deve indurre anche all’interno di Sinistra Italiana ad una riflessione. Il Circolo di Sinistra Italiana dell’Area Urbana si è posizionato per il SI, invitando i cittadini ad andare al voto. (Iacchite)
Ha imposto a tutto il centrodestra prima e poi a quasi tutti i partiti la scelta di arrivare in tempi rapidi a questa decisione. Tutti, o quasi, si sono allineati alla sua volontà, spaventati di rimanere isolati e di buscarle sonoramente nel referendum di domenica scorsa. (Iacchite)
Così il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto , ha commentato l’esito del referendum consultivo per la fusione in un’unica città dei Comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero , referendum che si è tenuto domenica scorsa e che ha visto prevalere il «No». (Gazzetta del Sud - Edizione Cosenza)