Un testimone dell'incidente di Satnam: «Abbiamo chiesto a Lovato di chiamare i soccorsi, ma lui diceva che era morto»

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A parlare, durante la manifestazione a Latina di martedì 25 giugno, Ranjeet, testimone dell’incidente in cui è rimasto ferito Satnam Singh, privato del soccorso da parte di Antonello Lovato, l’imprenditore presso cui lavorava. Satnam è morto circa 24 ore dopo in ospedale. Il testimone lavorava presso i Lovato senza contratto, anche lui è un irregolare, come lo erano Satnam e la moglie Sony. «Ho sentito le urla del datore di lavoro e di Satnam: sono corso e l’ho visto incastrato sotto il macchinario senza un braccio. (Corriere TV)

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Populismo, poi: indignarsi per l’ingiustizia che dilaga e per il privilegio che aumenta è davvero prerogativa dei populisti? Sporgersi sull’abisso che separa una sparuta e cazzuta élite di pluri-miliardari e una massa informe e abnorme di poveri cristi, è davvero il frutto marcio dell’odio di classe di chi non ce l’ha fatta o dell’invidia so… (la Repubblica)

Nel corso delle comunicazioni alla Camera in vista della riunione del Consiglio europeo di domani e dopodomani a Bruxelles, la premier Giorgia Meloni si è detta “esterrefatta” per la morte del bracciante Satnam Singh in particolare anche “per il modo atroce ma ancor di più per l’atteggiamento schifoso del suo datore di lavoro. (Il Fatto Quotidiano)

"Il Fucino ha molti problemi, ma il caporalato non è tra questi". La morte atroce di Satnam Singh - lavoratore deceduto a Latina dopo essersi ferito ad un braccio e abbandonato dal datore di lavoro dinanzi alla sua abitazione - continua inevitabilmente a far discutere e riflettere. (Il Capoluogo)

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La morte di Satnam Singh è stata definita una tragedia che soffoca l’agricoltura onesta, ma non è un’anomalia inspiegabile: è la prevedibile conseguenza di un sistema. Un sistema che produce schiavitù, sfruttamento e morte, insieme alla narrazione che lo sostiene in nome del profitto, che chiede di massimizzare la produzione al minor costo possibile, e del consumo. (il manifesto)

"La morte di Satnam Singh non è un semplice incidente sul lavoro, è un atto criminale perpetrato da un padrone che ha privilegiato il profitto aziendale alla tutela della vita umana del lavoratore. Domani venerdì 28 giugno a partire dalle 18 fino alle 20:30 a Viterbo, a piazza della Repubblica il sit-in per Satnam Singh. (ilmessaggero.it)

La premier Giorgia Meloni, durante l'intervento alla Camera in cui ha relazionato in vista del prossimo Consiglio Europeo del 27 e 28 giugno, ha ricordato Satnam Singh, il bracciante morto dopo essere stato abbandonato dal suo datore di lavoro con un braccio mozzato da un macchinario. (Today.it)