Propaganda neonazista su Telegram, indagati dodici universitari: a casa il Mein Kampf e i tirapugni

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La Repubblica INTERNO

Tutti studenti universitari, tra i 19 e i 24 anni, dichiaratamente appartenenti all’ideologia della “Terza Posizione”, uniti dal proposito violento “verso chi non rispondeva ai tratti distintivi della cosiddetta "razza ariana", che gestivano canali social per diffondere idee suprematiste e portare avanti propaganda sul nazismo e il fascismo. In undici, più un diciassettenne, residenti dalla Lomba… (La Repubblica)

Su altre fonti

Con questa accusa la Procura di Milano ha disposto perquisizioni in tutta Italia nei confronti di 11 giovani tra i 19 e i 24 anni più un minore di 17, indagati per istigazione a delinquere aggravata dall’odio razziale. (Il Fatto Quotidiano)

Milano – Il motivetto è lo stesso di sempre: razzismo, antisemitismo, apologia del nazifascismo. Sono cambiati però gli strumenti di diffusione dell’ideologia e sono giovanissimi quelli che la propugnano. (IL GIORNO)

Si tratta di due ragazzi: uno residente a Trani, classe 2001, l’altro di Canosa di Puglia, nato nel 2003. L’ondata di chat suprematiste e neonaziste continua a travolgere anche la Puglia e recluta giovanissime leve. (quotidianodipuglia.it)

Milano, propaganda suprematista e filonazista su Telegram: 12 indagati

Il D.A.SPO "fuori contesto", introdotto dal Decreto Sicurezza bis, rappresenta uno strumento aggiuntivo per l’Autorità di Pubblica Sicurezza. Questa misura preventiva atipica consente di limitare l'accesso a luoghi pubblici a soggetti coinvolti in reati particolarmente gravi, anche se commessi al di fuori dell’ambito sportivo. (Tarantini Time Quotidiano)

La bandiera della Germania nazista appesa in cameretta, il fucile sotto il letto. (Lecco Online)

Secondo quanto ricostruito, i filonazisti attraverso Telegram "propagandavano idee naziste e fasciste fondate sulla superiorità della razza bianca". L'attività è stata svolta dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Lombardia, assieme alle DIGOS e agli uffici territoriali della Polizia Postale. (La Repubblica)