La Cina ha deciso: dazi sui distillati Ue a partire dall'11 ottobre. È guerra commerciale

Non si è fatta attendere la contromisura cinese alla decisione europea di applicare dazi compensativi (fino al 45%) sui veicoli elettrici provenienti dal Paese asiatico. Da venerdì 11 ottobre, gli importatori cinesi di acquaviti dell'Unione europea tratterranno dei depositi cauzionali basati sui dazi antidumping, annunciati a fine agosto, che si aggirano tra il 35% e il 40 per cento. Si tratta della reazione, resa nota dal Ministero del Commercio di Pechino, al voto dell'Unione europea di venerdì scorso. (Gambero Rosso)

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E, ieri, ha non solo comunicato che imporrà dazi provvisori antidumping sul brandy importato dai Paesi dell’Unione Europea a partire dall’11 ottobre prossimo. Dopo la decisione dell’Ue di imporre dazi sull’import di auto cinesi, la reazione di Pechino non si è fatta attendere. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Dazi sulle auto cinesi, ecco quali sono i marchi che non alzeranno comunque i prezzi MG e Byd hanno annunciato che i prezzi dei loro modelli non saliranno in ogni caso: la scelta di mercato sarebbe quella di sacrificare i margini e non la quota (Corriere della Sera)

Quelle bottiglie oggi potrebbero costare caro a Parigi. Durante la sua visita di Stato in Cina, avvenuta a maggio scorso, Emmanuel Macron regalò a Xi Jinping due bottiglie di cognac. (L'HuffPost)

La Cina reagisce ai dazi Ue: tasse su alcol, carne e supercar

La Cina starebbe infatti valutando di aumentare le tariffe per i veicoli di grossa cilindrata, per “salvaguardare i diritti delle aziende cinesi”, come ha annunciato ieri il ministero del Commercio. Sull’entità dei dazi non è ancora possibile sbilanciarsi, ma la misura andrebbe a colpire soprattutto le case automobilistiche tedesche, che sulle esportazioni di auto di lusso in Cina basano un bella fetta del proprio fatturato. (AlVolante)

Si procede verso l'applicazione dei dazi definitivi sulle auto elettriche e Pechino attua una risposta commerciale con dazi sull'importazione del brandy. (Auto.it)

La prima ritorsione commerciale di Pechino colpisce i distillati: il ministero del Commercio della Repubblica Popolare ha deciso imposte extra provvisorie che vanno dal 30,6% al 39% con l’obbligo di deposito cauzionale alla dogana a partire da venerdì. (la Repubblica)