Poste Italiane: governo Meloni fa altro passo verso privatizzazione. L'azionariato e il trend del titolo a Piazza Affari

Il governo Meloni ha fatto un altro passo verso il processo di privatizzazione di Poste Italiane, con il Mef maggiore azionista che ha annunciato venerdì scorso di avere “individuato i consulenti UBS Europe SE (advisor finanziario) e White & Case Europe LLP (per la parte legale), così come prevede il Dpcm, per l’alienazione di una quota della partecipazione di Poste Italiane in suo possesso. Vale la pena di ricordare che lo Stato italiano è il maggiore azionista dell’azienda guidata dal ceo Matteo Del Fante, controllando Poste Italiane con una quota pari al 29,26% in possesso del Mef e un altro pacchetto azionario pari al 35,00% in mano alla Cassa depositi e prestiti. (Finanzaonline)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il compito principale del consulente finanziario sarà quello di individuare la forchetta di prezzo entro la quale sarà scelto, l’ultimo giorno dell’offerta pubblica di vendita, il prezzo di collocamento. (SoldiOnline.it)

Lo scorso 25 gennaio il Consiglio dei ministri aveva varato un decreto che consentiva la vendita sul mercato di una ulteriore quota di Poste Italiane, tale da mantenere comunque il controllo pubblico su almeno il 35% del capitale. (Sky Tg24 )

Obiettivo, così come ha confermato lo stesso esecutivo la scorsa settimana, con un comunicato ad hoc, è assicurare che lo Stato italiano rimanga azionista di controllo: Poste Italiane, ai nastri di partenza privatizzazione Meloni. (Finanzaonline)

Poste Italiane, pronta la vendita del 15% in mano al governo: offerta rivolta anche ai risparmiatori

Lo riporta il Sole 24 Ore, specificando che, oltre ad essere la prima operazione di privatizzazione da circa nove anni che coinvolge anche i piccoli risparmiatori, quella in calendario a ottobre, sarà la prima Offerta pubblica di vendita di una società pubblica in versione digitale. (Wall Street Italia)

Parte ufficialmente il processo di privatizzazione di una nuova quota di Poste italiane, che porterà all'immissione sul mercato di un massimo pari al 15% del gruppo controllato da Mef e Cdp. L'operazione, fanno sapere fonti vicine al dossier, avverrà "in tempi molto brevi". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

L’operazione avverrà verosimilmente a partire dal prossimo 21 ottobre. Il Tesoro possiede sinora il 29,26% dell’istituto, mentre un altro 35% appartiene a Cassa depositi e prestiti, che è un ente statale. (InvestireOggi.it)