Stefano Boeri rinviato a giudizio per il progetto Bosconavigli

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
INTERNO

Ancora guai giudiziari per Stefano Boeri, l'archistar milanese noto per il Bosco Verticale, che si trova ora coinvolto in un nuovo procedimento legale. Il progetto Bosconavigli, il "gemello" del Bosco Verticale situato nella zona sud-ovest di Milano, precisamente nel quartiere San Cristoforo, ha portato Boeri e altri sei professionisti, tra cui due dirigenti comunali, a essere rinviati a giudizio con l'accusa di lottizzazione abusiva e abuso edilizio.

Il processo, che si aprirà alla fine di settembre presso il Tribunale di Milano, vede coinvolti non solo Boeri, ma anche altri sei professionisti, tra cui due dirigenti comunali, accusati di aver partecipato a un'operazione di lottizzazione abusiva e abuso edilizio. Il progetto Bosconavigli, che dovrebbe sorgere nel quartiere storico di San Cristoforo, è al centro di un'inchiesta che ha portato alla luce presunte irregolarità nelle procedure di assegnazione e realizzazione del complesso residenziale.

Parallelamente, Boeri è coinvolto in un'altra vicenda giudiziaria riguardante il concorso per la Biblioteca europea di informazione e cultura (Beic), un progetto da 8,6 milioni di euro. La Procura della Corte dei conti sta indagando sulle procedure seguite dalla Commissione del Comune, presieduta da Boeri, per verificare eventuali danni erariali. Anche in questo caso, Boeri e altri sei indagati sono accusati di aver commesso irregolarità durante l'assegnazione del progetto.

Il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha espresso la sua stima per Boeri e Zucchi, sperando che non vi siano conseguenze negative per loro e per la città.