Mina, il figlio Massimiliano Pani: «Nessun ritorno in tv, resterà nella sua casa di Lugano. Con la Rai più nessun contatto»
«Comincio dopo questo giro di piano?»: le parole, centellinate, risuonano dagli altoparlanti dell'affollatissima sala del teatro della Triennale di Milano, al buio. La voce è riconoscibilissima: è quella di Mina. A distanza di cinquant'anni dalla sua ultima apparizione televisiva e a quarantasei dall'ultimo concerto, ieri la 84enne Tigre di Cremona ha voluto fare una piccola sorpresa ai fortunati che sono riusciti a prenotare un posto per partecipare all'esclusiva presentazione del suo nuovo album Gassa d'amante, in uscita venerdì 22 novembre, ospitata dalla Milano Music Week, con un breve saluto registrato, riprodotto all'inizio dell'evento. (ilgazzettino.it)
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C’è chi invece ritiene che si chiami proprio in questo modo per una semplice ragione: si tratta di un nodo che lega ma non strozza, proprio come il legame tra due amanti. C’è chi fa risalire il suo nome agli antichi manuali, che definiscono «amante» la parte terminale della cima. (il manifesto)
Si rinnova anche la collaborazione con il regista Ferzan Ozpetek: il suo ultimo film, “Diamanti”, avrà nella colonna sonora il brano “L’amore vero”, tratto dall’album. (StatoQuotidiano.it)
Mina ha scelto i brani firmati da Elisa Toffoli (“Senza farmi male”) e da Francesco Gabbani (‘Buttalo via’), ma ha anche reso omaggio a Fabio Concato, interpretando la sua “Non smetto d’aspettarti”. (Il Fatto Quotidiano)
Nel cuore pulsante della Milano Music Week, il Teatro della Triennale ha accolto la presentazione di Gassa d’Amante, il nuovo album di inediti di Mina, disponibile dal 22 novembre 2024. «Mina è anzitutto una maestra di emozioni», l’ha descritta così Nicola Gardini, scrittore e professore di Letteratura comparata a Oxford. (Io Donna)
Mina canta l’amore senza filtri (Tv Sorrisi e Canzoni)
«La gassa d'amante è il nodo marinaro per eccellenza e rimanda anche all'idea di due amanti che si intrecciano», spiega suo figlio Massimiliano Pani mentre guarda la copertina dell'album «elaborata» come da tradizione dall'inimitabile Mauro Balletti. (il Giornale)