Salario minimo, Bonelli (Avs): "Governo ipocrita che fa guerra ai poveri"
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Salario minimo, Bonelli (Avs): "Governo ipocrita che fa guerra ai poveri" "L'accanimento con cui il governo dice per l'ennesima volta 'No al salario minimo' evidenzia la linea della destra italiana che invece di fare la guerra alla povertà la fa ai poveri". Lo ha detto Angelo Bonelli, parlamentare di Avs, intervenendo poco fa alla Camera dei deputati. "Lo si vede anche in altri provvedimenti come dimostra l'ignavia e l'ipocrisia di questa maggioranza nei confronti di chi oggi ha accumulato una grande ricchezza in questo Paese, come banche e società energetiche", ha proseguito. (L'Unione Sarda.it)
La notizia riportata su altri media
I partiti di maggioranza hanno respinto un emendamento sul salario minimo e hanno invece approvato una norma del provvedimento che «smonta» il Jobs Act nella parte che cerca di contrastare le dimissioni in bianco e i licenziamenti mascherati da dimissioni del lavoratore. (Corriere della Sera)
"L'accanimento con cui il governo dice per l'ennesima volta 'No al salario minimo' evidenzia la linea della destra italiana che invece di fare la guerra alla povertà la fa ai poveri". Lo ha detto Angelo Bonelli, parlamentare di Avs, intervenendo poco fa alla Camera dei deputati. (il Giornale)
"La destra dice di nuovo no al salario minimo. Il lavoro è dignità, lo dice la Costituzione. (Civonline)
Tutti i parlamentari dei gruppi di opposizione (M5s, Pd, Avs, Azione, Europa) stanno intervenendo a titolo personale sull’emendamento al ddl lavoro che propone l’istituzione del salario minimo. I voti favorevoli sono stati 111. (Avanti Online)
, il centrodestra di governo ribadisce il no al salario minimo presentato dai leader e capigruppo di tutti i partiti di minoranza:M5s, Pd, Verdi-Sinistra, Azione e +Europa, tutti ad eccezione di Iv. (CastelbuonoLive)
L’emendamento del campo largo, scritto e sottoscritto da Conte, da Schlein, dai rosso-verdi Fratoianni e Bonelli e da Richetti per Azione, è stato bocciato dalla maggioranza con 148 no contro 111 sì nell’aula della Camera (la Repubblica)