Milano marathon, il keniano Langat e l’etiope Demise dominano la corsa
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Sotto un sole primaverile, Milano si è trasformata per un giorno nella capitale mondiale del running, accogliendo oltre diecimila atleti per la 23ª edizione della Wizz Air Milano Marathon. Un evento che, con il 56% dei partecipanti provenienti dall’estero, ha confermato la sua crescente attrattiva internazionale, superando ogni record di adesioni. La corsa, che ha visto protagonisti sia professionisti che amatori, è stata solo il culmine di un weekend interamente dedicato allo sport, grazie al Milano Running Festival ospitato al MiCo, dove si sono susseguiti workshop, dibattiti e iniziative collaterali.
Le strade del capoluogo lombardo, animate da più di trenta punti tifo e cinque postazioni con dj, hanno offerto uno spettacolo vivace, nonostante le inevitabili modifiche alla viabilità. Atm ha deviato alcune linee di tram e bus, mentre le fermate della metropolitana Duomo – sia della M1 che della M3 – sono rimaste temporaneamente chiuse per permettere il regolare svolgimento della manifestazione. Un sacrificio che i milanesi hanno accettato di buon grado, considerando l’atmosfera festosa che ha invaso la città.
A dominare la competizione sono stati ancora una volta gli atleti africani. Nella categoria maschile, il keniano Leonard Langat ha tagliato per primo il traguardo in piazza Duomo con un tempo di 2h08:38, dopo aver preso il comando intorno al quarantesimo chilometro. Tra le donne, l’etiope Shure Demise Ware si è aggiudicata la vittoria con 2h23:31, confermando la supremazia del continente nelle gare di resistenza.