Hamilton deluso a Gedda: "Non posso prendermela con la macchina, ma è dura"
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Lewis Hamilton, settimo al traguardo nel Gran Premio dell’Arabia Saudita, non nasconde la frustrazione per un weekend complicato, in cui ha faticato a trovare il feeling con la monoposto. Partito dalla stessa posizione in cui è arrivato, il britannico ha vissuto una gara anonima, punteggiata solo da un breve duello con Lando Norris, che lo aveva preceduto nello schieramento. La resistenza opposta da Norris, però, ha finito per avvantaggiare Charles Leclerc, terzo sotto la bandiera a scacchi, che ha saputo gestire il vantaggio nonostante le gomme più dure rispetto a quelle del pilota della McLaren.
Quella di Jeddah è solo l’ultima tappa di una serie di prestazioni deludenti per Hamilton, che da tempo sembra in lotta con la vettura. "Praticamente scivolavo ovunque, non riuscivo a tenere l’auto in pista", ha confessato il sette volte campione del mondo, sottolineando come il sottosterzo lo abbia penalizzato già dal primo stint. Se il distacco in qualifica dal compagno di squadra è stato di sei decimi, in gara il divario si è ampliato fino a trenta secondi, un dato che non lascia spazio a interpretazioni.
La Ferrari, che con Leclerc ha centrato il podio, potrebbe offrirgli una soluzione, ma solo a patto che la monoposto si adatti meglio al suo stile di guida. Fred Vasseur, team principal della scuderia di Maranello, ha già fatto capire che servirà tempo e costanza. Intanto, Hamilton non nasconde le difficoltà: "Spero che cambi qualcosa il prossimo anno", ha aggiunto, riferendosi alle auto a effetto suolo che evidentemente non lo convincono.