Fine vita, Martina Oppelli denuncia Asugi per rifiuto di atti ufficio e tortura

Fine vita, Martina Oppelli denuncia Asugi per rifiuto di atti ufficio e tortura
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Dire SALUTE

Fine vita, Martina Oppelli denuncia Asugi per rifiuto di atti ufficio e tortura "L'ASUGI ha negato l’accesso alla morte volontaria, ignorando la sentenza 135 del 2024 della Corte costituzionale e condannando Martina a proseguire in una sofferenza senza fine", spiega una nota dell'Associazione Luca Coscioni Getting your Trinity Audio player ready... ROMA – Oggi, tramite il suo collegio legale dell’Associazione Luca Coscioni coordinato dall’avvocata Filomena Gallo, Martina Oppelli rende noto di aver presentato un esposto presso la Procura della Repubblica di Trieste per rifiuto di atti d’ufficio e tortura nei confronti dei medici dell’azienda sanitaria friulana, portando dunque la vicenda anche nelle sedi penali. (Dire)

Ne parlano anche altre fonti

Martina Oppelli ha depositato un esposto alla Procura di Trieste contro l’Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina (Asugi). (Il Piccolo)

L’annuncio è stato dato durante un incontro convocato con l’associazione Luca Coscioni. Martina Oppelli, architetta triestina di 49 anni, affetta da sclerosi multipla, ha presentato oggi – giovedì, 29 agosto – un esposto alla procura di Trieste per «rifiuto di atti d’ufficio e tortura» nei confronti all’Asl universitaria, a cui si era rivolta per accedere al fine vita. (Open)

La 49enne triestina Martina Oppelli, a cui l'azienda sanitaria ha negato per la seconda volta il suicidio assistito, ha depositato un esposto per il reato di tortura e rifiuto di atti d'ufficio nei confronti dei medici. (Fanpage.it)

Martina Oppelli porta in tribunale la Asl che le nega suicidio assistito: “Tortura di Stato”

E dopo questo nuovo «no», Martina Oppelli, architetta triestina di 49 anni affetta da sclerosi multipla progressiva, ha deciso di portare il caso in tribunale, presentando un esposto alla Procura di Trieste per «rifiuto di atti d'ufficio e tortura» nei confronti dei medici dell'azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina. (Corriere della Sera)

Le funzioni vitali della 49enne dipendono totalmente dai macchinari di farmaci, per questo ha scelto di contestare il reato di tortura per il “trattamento inumano e degradante” che sente rivolto nei suoi confronti. (Virgilio Notizie)

Questa l’accusa che Martina Oppelli muove all’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina (ASUGI), che le ha (di nuovo) negato l’accesso al suicidio assistito. “Tortura di Stato”. (Demografica | Adnkronos)

Fine vita, Martina Oppelli denuncia Asugi per rifiuto di atti ufficio e tortura