Cori razzisti durante Romania-Kosovo inneggianti la Serbia, ospiti lasciano il campo per protesta: è bufera
Tensione alle stelle allo stadio di Bucarest per la partita di Nations League tra Romania e Kosovo: a pochi minuti dalla fine del match, alcuni tifosi della squadra di casa hanno preso a intonare cori pro Serbia: “Il Kosovo è Serbia”. Dopo alcuni istanti di sorpresa e incredulità, i giocatori ospiti hanno deciso di lasciare il campo per protesta. Cori pro Serbia nella partita Romania-Kosovo Il caso precedente Il perché delle tensioni fra Kosovo e Serbia Cori pro Serbia nella partita Romania-Kosovo Il risultato della partita era di 0-0 quando è avvenuto l’incidente. (Virgilio Notizie)
Ne parlano anche altre fonti
Volge al termine un'altra giornata di match per i granata che sono partiti con le rispettive nazionali. Dalla Nations League arrivano poi: Walukiewicz, in Portogallo-Polonia, Sosa e Vlasic, in Scozia-Croazia e Vojvoda, in Romania-Kosovo (Toro News)
Ultimissime Calcio Napoli, pareggio positivo in Romania per il Kosovo di Amin Rrhmani ma la gara non è terminata in quanto sospesa poco prima del fischio finale. Ora si parla di un 3-0 a tavolino a favore del Kosovo. (CalcioNapoli24)
Il caldissimo match di Nations League tra Romania e Kosovo ha rispettato i pronostici della vigilia. (CalcioNapoli1926.it)
I sentori che la serata potesse essere piuttosto complessa si sono manifestati fin dalle 20. E' stata interrotta e ancora non si sa se riprenderà mai la sfida tra Romania e Kosovo che aveva avuto tra i protagonisti anche Razvan Marin. (Tutto Cagliari)
Tra le diverse partite giocatesi nella serata di venerdì 15 novembre, nel Gruppo 2 della Lega C di Nations League si è disputata la gara tra Romania e Kosovo. Tuttavia la sfida non è mai terminata definitivamente, in quanto la formazione ospite ha abbandonato il campo al 93esimo minuto. (GianlucaDiMarzio.com)
La quinta giornata di Nations League continua a regalare emozioni e colpi di scena dai mille risvolti. Quanto successo nel corso di Romania-Kosovo, però, è destinato a far parlare di sé ancora a lungo, calamitando l’attenzione mediatica per i risvolti politici che sta alla base del gesto. (CalcioMercato.it)