Saldi in Emilia Romagna: cosa comprare per l'estate 2024
– Caccia all’affare: partono sabato 6 luglio anche in Emilia Romagna i saldi estivi, che dureranno fino ai primi giorni di settembre. Occhio ai prezzi: per valutare la reale opportunità di risparmio per il consumatore, nelle etichette devono essere indicati oltre al prezzo finale anche lo sconto e il prezzo normale di vendita. Missing CaptionMissing Credit I must have dell’estate 2024: cosa comprare L’abbigliamento fa la parte del leone in questa stagione di saldi. (il Resto del Carlino)
Se ne è parlato anche su altri giornali
E le nostre imprese li premiano accogliendoli con professionalità». Ritorna la stagione dei saldi anche a Gorizia, momento atteso dai consumatori e che rappresenta un'opportunità per i negozi di incrementare le vendite. (Il Goriziano)
"Un'occasione, non solo per acquistare capi e prodotti a prezzo scontato, ma per sostenere imprenditori e lavoratori di settori strategici per il nostro territorio" dichiara l'assessore regionale allo Sviluppo economico e al Commercio Alessio Piana. (LevanteNews.it)
"L'invito è quello di comprare nei negozi sotto casa - aggiunge l'assessore - per sostenere quei piccoli esercenti che portano illuminazione e sicurezza nelle nostre città". Liguria. Cominciano sabato 6 luglio i saldi estivi in Liguria e proseguiranno, per la durata di 45 giorni, fino al 19 agosto. (IVG.it)
L'interesse dei consumatori per i saldi estivi, che partono sabato, cala un poco rispetto allo scorso anno, ma rimane alto: oltre uno su due - il 55%, era il 61% nel 2023 - ha intenzione di acquistare almeno un capo o prodotto moda, per un giro d'affari complessivo che stimiamo in oltre 3,5 miliardi di euro. (La Stampa)
Tra conti, previsioni di spesa, manuali antitruffa, riparte il rituale dei saldi, sabato 6 luglio al via praticamente in tutta Italia, ad eccezione del Trentino Alto Adige. Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Ma sulle svendite di fine stagione non tira aria di grande ottimismo tra i commercianti. La data è sbagliata, i saldi dovevano partire almeno una settimana prima. (La Repubblica)