Il parroco libanese: che colpa abbiamo per meritarci tanto odio?
Dal Web La sua è una testimonianza di solidarietà e accoglienza. Nel convento di Tiro, città libanese di cui è parroco, padre Toufic Bou Mehri, ospita le famiglie in fuga dall’orrore e dalla devastazione. Però non si rassegna alla logica dell’odio e della violenza ma anzi crede ancora nella forza della preghiera. Come dimostra questa invocazione, in cui si rivolge direttamente alle armi, ai macabri strumenti della morte e della distruzione. (Avvenire)
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Monsignor Mounir Khairallah, vescovo maronita di Batroun, è giunto a Roma per partecipare ai lavori del Sinodo e incontrare papa Francesco, ma il suo pensiero è rivolto alla sua diocesi colpita dai bombardamenti israeliani. (Famiglia Cristiana)
Sarà l'arbitro austriaco Sebastian Firenze. . (Tuttosport)
Il DFAE afferma che non sta organizzando alcuna partenza. I servizi di Ignazio Cassis sconsigliano i viaggi in Libano e raccomandano ai cittadini svizzeri di lasciare il Paese con i propri mezzi. (Corriere del Ticino)
Per 30 anni, lo svizzero residente all'estero Verner Soler ha scattato delle fotografie nel suo villaggio natale di Vrin ogni volta che vi è tornato per una visita. Il risultato è un libro fotografico che offre uno sguardo senza filtri sulla vita quotidiana della popolazione locale. (Prima Pagina - SWI swissinfo.ch)
Il primo ministro libanese Najib Mikati ha chiesto alle Nazioni Unite di fornire aiuti d'emergenza agli sfollati dopo l'avvio delle operazioni di terra da parte di Israele in Libano. (Tuttosport)
Gli abitanti sono tutti fuggiti a Beirut dove stanno trovando accoglienza dai frati della Custodia di Terra Santa. A dare la notizia poco fa è padre Toufic Bou Mehri che, da Tiro, ogni domenica andava in auto a Deir Mimas per celebrare messa e a consegnare frutta e verdura ai suoi abitanti (Toscanaoggi.it)