Metropolis - Il senso di Meloni per le Camere: "Sicura e pacata nelle comunicazioni, piccata e ironica nelle repliche"
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La premier Giorgia Meloni davanti al Senato e poi alla Camera sul prossimo Consiglio Europeo ha chiesto chiarezza e unità sul nome del commissario Fitto, ma ha anche parlato di Libano e auto elettriche. Tutto ormai è coinvolto nei temi europei e tutto crea frizioni con le opposizioni ma anche nella sua maggioranza. Totale silenzio invece sulla manovra. A cura di Cinzia Comandè (VideoHub) Metropolis è la striscia di approfondimento quotidiano su politica, attualità e cultura, in streaming dalle 18 dal lunedì al venerdì sulle piattaforme Gedi e on demand su Repubblica GUARDA TUTTE LE PUNTATE E LE CLIP (la Repubblica)
La notizia riportata su altre testate
Presenti anche i ministri degli Esteri, Antonio Tajani; dell'Interno, Matteo Piantedosi; della Difesa, Guido Crosetto; dell'Economia, Giancarlo Giorgetti; delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso; e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari. (Civonline)
Il Senato approva con 104 sì, 65 no e 2 astenuti la risoluzione della maggioranza presentata dopo le comunicazioni della premier in vista del Consiglio europeo. Orientato a votare contro il M5s, secondo cui sui commissari “l’Italia ha avuto il minimo sindacale, ed è stato l’atteggiamento del governo a creare una condizione per cui non si è riusciti ad avere molto di più”. (AltaRimini)
– Giorgia Meloni ribadisce la condanna per gli attacchi israeliani alle basi Unifil, attacca frontalmente l’Ong Sea Watch e rivolge un appello direttamente all’opposizione perchè sostenga la nomina di Raffaele Fitto alla Commissione europea. (Agenzia askanews)
Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in sede di replica alla Camera nel dibattito sulle comunicazioni in vista del Consiglio europeo a proposito della posizione del Pd e del partito socialista europeo sull'indicazione di Raffaele Fitto come commissario e vicepresidente esecutivo della commissione europea. (Tiscali Notizie)
Ma se io avessi previsto tutto questo, dati causa e pretesto, forse farei lo stesso. È una Giorgia Meloni “avvelenata” quella che entra in Aula appena dopo le 9:30 per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo di domani e dopodomani a Bruxelles. (Il Dubbio)
La presidente del Consiglio prende la parola in Senato per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo - il primo dopo la designazione della nuova Commissione, che ancora deve passare il vaglio del Parlamento di Strasburgo - affrontando i principali temi dell'agenda. (RTL 102.5)