Assalto alla Mondialpol, inferno a Sassari. I banditi erano pronti a uccidere, è caccia a una ventina di malviventi

Approfondimenti:
Morti sul lavoro

E’ caccia in tutto il Nord della Sardegna e nella provincia di Nuoro al commando armato che ieri sera ha dato l’assalto al caveau della Mondialpol alla periferia di Sassari, dove i banditi hanno scatenato l’inferno con armi da guerra, spari ad altezza d’uomo contro auto dei carabinieri e una pattuglia della stradale, fiamme a macchine per coprirsi la fuga. Le indagini condotte dalla Squadra mobile della Questura stanno cercando di ricostruire i movimenti della banda. (SardiniaPost)

Su altre fonti

Attimi di paura a Caniga, alle porte di Sassari, dove ieri una banda armata ha preso d'assalto la sede della società di sicurezza Mondiapol. Il gruppo, composto da una decina di malviventi, ha sfondato il muro dell'edificio con un escavatore, ha preso diversi sacchi di denaro e ha sparato contro le guardie giurate prima di darsi alla fuga. (Liberoquotidiano.it)

Questo pomeriggio sono stati portati via dal luogo della rapina e trasportati in un deposisto, dove resteranno a disposizione della magistratura che ha dispoosto il sequestro. Sassari. (La Nuova Sardegna)

Sassari, banda armata assalta il caveau Mondialpol 29 giugno 2024 (Il Sole 24 ORE)

La rapina alla Mondialpol: "Un attacco paramilitare senza precedenti"

La macchina dei carabinieri crivellata dai colpi dei rapinatori a Sassari - Ansa Poteva essere una strage ma i rapinatori, almeno una decina armati di kalashnikov e abbigliati con tuta mimetica e giubbetti antiproiettile, si sono portati via “solo” i sacchi di denaro custoditi nel caveau, seminando terrore. (Avvenire)

Lo precisa la stessa Mondialpol in una nota nel quale fa sapere che "i sistemi di sicurezza hanno complessivamente retto alla violenza dell'attacco". (Gazzetta di Parma)

Rita Achenza, responsabile Area Sardegna di vedetta 2 Mondialpol, parla della rapina alla sede di Sassari definendolo un attacco paramilitare senza precedenti a cui i dipendenti hanno saputo reagire con professionalità, fermezza e determinazione. (L'Unione Sarda.it)