Pogacar vince i Mondiali di ciclismo: «Ho fatto una cosa stupida». Lo scatto da solo a 100 km dal traguardo

Come accade a noi comuni mortali, anche Tadej Pogacar ieri mattina non ha sentito la sveglia: «La prima l’ho spenta, la seconda anche, la terza non la ricordo. A tirarmi giù dal letto ci ha pensato il mio compagno di stanza Tratnik». E ancora come noi esseri umani, ieri Pogacar ne ha combinata una grossa sul lavoro: «Ho fatto una cosa stupida, di quelle che quando te ne accorgi è tardi per rimediare: non si scatta da soli a 100 chilometri dal traguardo di una corsa ciclistica, figuriamoci del Mondiale». (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

Il fenomeno sloveno ha vinto ieri per distacco la prova in linea dei Mondiali di ciclismo a Zurigo. "Ciò che ha realizzato è inimmaginabile. (Il Mattino di Padova)

Devastati, strabattuti, ammirati. L’impresa insensata di Tadej Pogacar ha lasciato di stucco i testimoni più diretti e ravvicinati: i suoi avversari. Questo è un breve blob di quello che gli sconfitti di Zurigo hanno detto dopo il Mondiale vinto dallo sloveno con un attacco a 100 km dall’arrivo. (la Repubblica)

E adesso si può dire non più a bassa voce: Tadej Pogacar è il nuovo Merckx, il "Cannibale" del ciclismo del nuovo millennio, mentre c'è chi arriva a paragonare il fenomenale sloveno a cosa sono stati Michael Jordan per il basket e Roger Federer per il tennis. (Gazzetta del Sud)

Un Mondiale chiuso in bellezza ma con un velo di tristezza

È quasi impensabile che Tadej Pogacar non avesse mai vinto un Mondiale, neanche nelle categorie giovanili. Ma questo non fa che rendere ancora più luminosa l’impresa di Zurigo, e magari chiarisce anche quella follia di partire tanto lontano dal traguardo. (La Gazzetta dello Sport)

Tadej Pogacar ha raggiunto e superato il mito Eddy Merckx? A sentire il belga la risposta è incredibilmente sì. Dominatore della prova in linea che ieri ha chiuso i Mondiali di Zurigo, il classe 1998 ha sbaragliato la concorrenza (colpevole di averne incredibilmente sottovalutato l'attacco) per mettere la maglia iridata dopo il rosa del Giro d'Italia e il giallo del Tour de France. (SpazioCiclismo)

Il Mondiale di Zurigo è finito con il tripudio della Nazionale slovena schierata appena dopo il traguardo ad accogliere a braccia aperte un immenso Tadej Pogacar sorridente, conscio di aver fatto un’impresa storica. (RSI.ch Informazione)