Pogacar fa la storia a Zurigo

- Tadej Pogacar, con una delle fughe solitarie più lunghe di sempre, ha riscritto la storia del ciclismo sloveno e mondiale, conquistando il titolo di Campione del Mondo a Zurigo 2024. La Slovenia, un piccolo ma straordinario paese, può ora vantare il suo primo iride grazie a una prestazione eccezionale del suo giovane talento. Pogacar, che ha compiuto 26 anni il 21 settembre scorso, ha dimostrato ancora una volta di essere un ciclista fuori dal comune, capace di stabilire record su record senza mai voler essere paragonato a leggende del passato come Eddy Merckx.

La gara ha visto anche la brillante performance di Ben O’Connor, che ha conquistato il secondo posto per l’Australia grazie a un attacco anticipato alla flamme rouge. Il lettone Toms Kujins ha tentato di sorprendere gli avversari anticipando lo sprint per la terza posizione, ma il campione in carica Mathieu Van der Poel ha difeso il podio con determinazione.

Il presidente della Federazione Ciclistica Italiana, Cordiano Dagnoni, ha espresso ottimismo per il futuro del ciclismo italiano, sottolineando che tra qualche anno i corridori italiani saranno in grado di colmare il divario con i più forti. L’Italia ha chiuso la settimana iridata di Zurigo 2024 con una medaglia d’oro, ottenuta negli Juniores da Lorenzo Mark Finn, una d’argento al collo di Filippo Ganna nella cronometro élite, e tre di bronzo grazie alle prestazioni di Edoardo Affini (crono élite), Elisa Longo Borghini (in linea élite) e della Staffetta Mista.

Primoz Roglic, compagno di squadra di Pogacar, ha giocato un ruolo cruciale nella vittoria, prendendo il comando della corsa prima dell’attacco decisivo del giovane sloveno. Roglic ha dichiarato di essere felice di aver contribuito a questo momento storico per la Slovenia.

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