Un napoletano alla Scala. Ecco il menu per la cena della Prima
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Un napoletano alla Scala. Sarà Andrea Aprea lo chef incaricato di curare la cena di gala della Prima della Scala, che nel giorno di Sant’Ambrogio, il prossimo 7 dicembre, inaugurerà a Milano la più blasonata stagione concertistica e teatrale italiana. Lo chef del ristorante bistellato che reca il suo nome, all’ultimo piano del palazzo che ospita la Fondazione Rovati in corso Venezia, ha scelto per l’occasione di farsi guidare dall’autore della Forza del Destino, l’opera che sarà eseguita diretta a livello musicale dal Riccardo Chailly e a livello teatrale da Leo Muscato (Gambero Rosso)
La notizia riportata su altre testate
Tra gli spettatori 'd'onore' che varcheranno le porte del Piermarini i rappresentanti delle istituzioni, a partire dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il presidente del Senato, Ignazio La Russa e il ministro della Cultura Alessandro Giuli, che saranno accolti dal sindaco Beppe Sala e dal governatore lombardo Attilio Fontana. (Adnkronos)
Come si vede anche dalle vetrine eleganti dei negozi, è iniziato il conto alla rovescia verso il 7 dicembre, il più ambrosiano degli appuntamenti cultural mondani, insomma la prima della Scala. Per il sopraggiungere di impegni internazionali il Capo dello Stato, Mattarella, «con rammarico» ha comunicato di non poter partecipare. (il Giornale)
Nel cast brillano Anna Netrebko (Leonora), Brian Jadge (Don Alvaro), Vasilisa Berzhanskaya (Preziosilla), Alexander Vinogradov (Padre Guardiano), e il coro diretto da Alberto Malazzi. Don Carlo di Vargas, nella terna dei protagonisti de La forza del destino di Verdi, è il Conte di Montecristo della lirica: vive per la vendetta. (il Giornale)
È questo il titolo dell’opera di Giuseppe Verdi scelta dal Teatro alla Scala per inaugurare, il 7 dicembre, la stagione 2024-2025. Gli scaramantici preferiscono indicarla come “l’innominabile” o “La potenza del fato” per la sua fama di porta-jella, ma i veri sfortunati saranno quelli che non si godranno questa versione, con Riccardo Chailly sul podio, Anna Netrebko e Brian Jagde nei ruoli principali affiancati da Ludovic Tézier e Vasilisa Berzhanskaya. (Io Donna)
Ma vanta una presenza quasi costante, anche negli anni di Toscanini, quando di Verdi alcune opere che oggi consideriamo imprescindibili per il repert… (La Repubblica)
Risotto e mostarda di Cremona. Quella tra Busseto e Milano è un'alchimia artistica e gastronomica perfetta, che la storia ha ripetuto due volte in meno di un secolo: prima con Giuseppe Verdi, appunto, poi – saltando dalle note alle parole -… (La Repubblica)