Nel 70° anniversario della morte di Frida Kahlo due nuovi libri raccontano la sua vita e il suo Messico

Il suo volto si trova su magliette, borse, poster, quadri, gadget di ogni tipo. La sua storia, la sua vita, le sue opere l’hanno resa celebre, l’hanno trasformata da donna ed artista in icona. La sua immagine è inconfondibile. La sua “mexicanidad” era parte di lei e la descriveva così come facevano le sue sopracciglia folte e la lieve peluria sopra le labbra ma anche i suoi variopinti capi di abbigliamento e le sue suggestive acconciature ricche di fiori e di nastri. (ilmessaggero.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Ripercorrendo la sua vita viene da chiedersi: ma come, l’artista capace di sublimare l’agonia del suo corpo in arte sopraffina, l’ardente comunista messicana, la femminista convinta è stata vittima d’amore per uno di quegli uomini fedifraghi e bugiardi, prepotenti e narcisi come Diego Rivera? Che, poi, proprio figo non era, carismatico forse, vitale certamente, geniale pure, ma senza ombra di dubbio ingombrante, vista anche la mole. (Donna Moderna)

Di Frida ce n’è una sola, eppure ce ne sono tante: l’icona, l’artista, la donna, quella che tutti conosciamo e quella che ancora non conosce nessuno. (La Stampa)

Icona assoluta del femminismo pop e straordinaria pittrice del surrealismo messicano, Frida Kahlo si spense il 13 luglio del 1954 a Città del Messico, a soli 47 anni. Nell’anniversario della sua scomparsa, sabato 13 luglio, va in onda su Sky Arte il documentario Frida – Viva la Vida. (Sky Arte)

Un cocktail per celebrare Frida Kahlo, la pittrice messicana icona del XX secolo

Il libro, edito da Giulio Perrone Editore, fa conoscere la Casa Azul a Coyoacán, ci parla dell’incontro con Diego Rivera e dell’interessante stanza segreta chiusa a chiave il giorno della morte di Diego Rivera, che nel testamento dispose che non dovesse essere aperta se non dopo quindici anni dalla sua scomparsa. (QC QuotidianoCanavese)

In questo quadro di Frida Kahlo è rappresentato tutto il peso della sensibilità, tutto il dolore che viene amplificato dal dono dell'empatia e della bellezza d'animo (Libreriamo)

70 anni dopo il drinksetter Riccardo Campagna di Anthology by Mavolo ha ideato il cocktail “Colibrì”: un inedito drink- rivisitazione del cocktail internazionale “El Diablo”, creato nel 1946 da Trader Vic - che si ispira all’opera di Frida Kahlo e in particolare a Autoritratto con collana di spine, in cui appare un piccolo colibrì (come in molti altri dipinti). (Corriere della Sera)