L'Unione europea contro Meta: il meccanismo «Paga o consenti» non è conforme al Dma

Il braccio di ferro è soltanto all'inizio e non è destinato a finire a breve. Da una parte l'Unione Europea, che ha tutta l'intenzione di non fare passi indietro rispetto all'ampia serie di direttive che negli ultimi anni sono andate a normare il settore tecnologico. Dall'altra le Big Tech, che un po' abbozzano, un po' si adeguano e un po' provano a buttare la palla in tribuna. L'ultimo caso, a stretto giro dopo a quello di Apple, riguarda Meta: la Commissione Europea ha informato l'azienda di Mark Zuckerberg delle sue conclusioni preliminari secondo cui il suo modello pubblicitario "pay or consent" «non è conforme al Digital Markets Act (Dma)». (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri media

Secondo la Commissione, "questa scelta binaria costringe gli utenti ad acconsentire alla combinazione dei loro dati personali e non riesce a fornire loro una versione meno personalizzata ma equivalente dei social network di Meta". (Finanza Repubblica)

La violazione La presunta violazione si riferisce a un modello introdotto nel novembre 2023, quando la Big Tech guidata da Mark Zuckerberg ha lanciato un'offerta pubblicitaria 'pay or consent' che costringe gli utenti a pagare per evitare pubblicità sui social network o non pagare consentendo, tuttavia, l'uso dei propri dati personali da parte delle piattaforme, a scopo pubblicitario. (Italia Oggi)

Il modello “Paga o acconsenti” di Meta è in violazione del Digital Market Act. Una scelta binaria che costringe gli utenti ad acconsentire alla combinazione dei loro dati personali e non riesce a fornire loro una versione meno personalizzata ma equivalente dei social network di Meta. (la Repubblica)

Da Bruxelles è in arrivo maxi multa per Meta

La Commissione europea ha aperto un nuovo capitolo nel confronto con le Big Tech, stavolta prendendo di mira Meta, la società madre di Facebook e Instagram. (FIRSTonline)

Meta sta violando la legge europea sui mercati digitali? La Commissione europea ha informato oggi Meta Platforms, la società guidata da Mark Zuckerberg che controlla Facebook, Instagram e WhatsApp, che il suo nuovo modello per la gestione dei dati personali potrebbe violare il Digital Markets Act, cioè la legge per la promozione della concorrenza sui mercati digitali dell’Unione europea. (Start Magazine)

La decisione dell’UE, riportata dal Financial Times da tre fonti vicine alla questione, arriva a una settimana di distanza da quella simile contro Apple. Apple che è anche nel mirino dell’antitrust europea per la scelta di ritardare l’arrivo di Apple Intelligence nel vecchio continente per evitare eventuali problemi proprio con il DMA. (Webnews)