Bergamo, smartwatch antiaggressione per medici e infermieri

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Corriere Bergamo - Corriere della Sera SALUTE

Uno smartwatch che consente di segnalare in maniera tempestiva situazioni di potenziale pericolo durante il turno di lavoro: anche la Asst Papa Giovanni XXIII, seconda in Lombardia dopo quella di Pavia, sceglie di affidarsi alla tecnologia per garantire la sicurezza dei suoi operatori. Il dispositivo, indossabile come un orologio, è collegato con una centrale operativa 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri media

Le iniziative sono state presentate stamani a Venezia nel corso di un punto stampa dal presidente della Regione, Luca Zaia, e dal direttore del Dipartimento sanita' regionale, Massimo Annicchiarico, in occasione della Giornata contro la violenza sugli operatori sanitari. (Tiscali Notizie)

Anche l’Asst Papa Giovanni XXIII, seconda in Lombardia dopo l’Asst Pavia, sceglie di adottare i dispositivo, indossabile come un orologio, collegato con una centrale operativa 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. (IL GIORNO)

Per contrastare questi episodi, a Bergamo arriva uno smartwatch che consente di segnalare in modo tempestivo situazioni di potenziale pericolo durante il turno di lavoro. – Sono cresciute del 17,7% le aggressioni a medici e sanitari nelle strutture della Lombardia, passate dal 4.836 a 5.690. (IL GIORNO)

Sono 141 gli episodi sfociati in aggressioni fisiche, senza dimenticare gli abusi e le minacce. Le aggressioni al personale sanitario e sociosanitario riguardano da vicino anche il Friuli Venezia Giulia dove, secondo i dati più recenti, ben 629 operatori sono stati coinvolti in aggressioni, soprattutto in forma verbale (420). (ilgazzettino.it)

«A mali estremi, estremi rimedi», con queste parole il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha annunciato un set di nuove misure per difendere i medici dalle aggressioni – sempre più frequenti – da parte dei pazienti. (Open)

Uno dei nostri primi atti è stato quello di riportare presidi di polizia negli ospedali, in collaborazione con il Viminale. A breve partirà un progetto sperimentale in alcune strutture sanitarie della Regione Lazio, con l’obiettivo di monitorare e ridurre le violenze contro i nostri operatori, potenziando le tecnologie, la formazione e l’addestramento per il nostro personale. (Frosinone News)