Vinitaly Grande occasione per 7 cantine

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Il Resto del Carlino INTERNO

Da domani a mercoledì, il Consorzio Vini di Romagna torna a Vinitaly di Verona per la 57ª edizione della principale manifestazione enologica italiana, punto di riferimento a livello internazionale, quanto mai attesa visto che misurerà la vitalità del settore a pochi giorni dai dazi introdotti, anche in questo settore, dal presidente americano Donald Trump. Con una collettiva di 18 produttori romagnoli, il Consorzio sarà presente al Padiglione 1 -Emilia-Romagna (Stand C2/E2), proponendo ai visitatori un viaggio alla scoperta dell’autentica tradizione vinicola romagnola. (Il Resto del Carlino)

Ne parlano anche altri media

Attesa per l’evento internazionale che riunisce a Verona il meglio dell’enologia mondiale (Le Strade del Vino Sardegna)

La presenza massiccia dell’Amministrazione regionale alla 57esima edizione di Vinitaly a Veronafiere non passa inosservata: oltre 80 imprese d’eccellenza del territorio friulano sono state portate in fiera per mostrare al mondo le grandi potenzialità e la qualità delle produzioni vitivinicole regionali, nonostante le sfide rappresentate dai nuovi dazi che stanno mettendo in crisi il settore del vino. (Nordest24)

Complessivamente sono state accertate 35 violazioni di carattere amministrativo che hanno portato alla segnalazione di 17 persone alle Autorità Amministrative competenti, al sequestro di 750 kg di alimenti vari e alla chiusura di un albergo e un agriturismo per un valore complessivo di circa 4.500.000 €. (Tarantini Time Quotidiano)

«Il provvedimento era già stato previsto nel 2024 con esiti lusinghieri: 2.090 domande di candidatura per la linea under 35 e 1.948 per la linea over 35. (SARdies.it)

E una fiera che, per un gioco del destino, mette insieme proprio adesso, pochi giorni dopo i dazi trumpiani, quelle forze del made in Italy enologico che cercano una linea comune, una via compatta per affrontare lo scossone americano sul mercato internazionale. (Corriere del Veneto)

Vino e mercati, soprattutto alla luce dell’imminente entrata in vigore dei dazi statunitensi. E le ricadute delle nuove tendenze di consumo sulla filiera tricolore che vale 45 miliardi di euro tra impatto diretto e indiretto - con esportazioni che l’anno scorso hanno raggiunto la soglia record di 8,1 miliardi - occupa quasi un milione di persone e incide per l’1,1% sul Pil. (L'Arena)