Cosa c'è nel decreto Sicurezza, riveduto e corretto dal Colle
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Stefano Carofei / ipa-agency.net Nessun «blitz», nessuna «scorciatoia». Si tratta di «norme necessarie che non possiamo più rinviare». È la stessa premier Giorgia Meloni - fa sapere a sera Palazzo Chigi - ad argomentare in seno al Consiglio dei ministri, la scelta del governo di trasformare il testo del pacchetto sicurezza, approvato a settembre dalla Camera e finora all’esame del Senato, «in un decreto-legge, che entrerà subito in vigore». (Avvenire)
Ne parlano anche altre testate
ROMA Secondo Giorgia Meloni «sono norme necessarie, non più rinviabili». Per le opposizioni e le tante associazioni scese in piazza ieri in varie città italiane (con scontri a Roma), invece, siamo di fronte a un provvedimento «liberticida e repressivo», oltre che «incostituzionale». (La Stampa)
E' quanto afferma il vicesegretario della Lega Crippa in una nota, dopo che l'Anm ha parlato di "messaggio inquietante" proveniente dal nuovo decreto sicurezza. "Da Anm ennesimo sciagurato attacco alla politica. (RaiNews)
Detto ciò, è certamente positiva l’introduzione di un’aggravante per chi aggredisce le forze dell’ordine. Tuttavia, è evidente che il vero problema non è la pena comminata ex post all’aggressore, ma la possibilità per l’agente di difendersi subito, sul posto, quando l’aggressione avviene, senza timore di essere a sua volta perseguito. (Nicolaporro.it)
Dopo un anno e mezzo di dibattiti e modifiche, il governo ha deciso di imprimere un’accelerazione, eliminando le misure più controverse – come il carcere per le donne incinte e il divieto di acquisto di sim per i migranti irregolari – e approvando il provvedimento in un Consiglio dei ministri lampo, durato appena mezz’ora. (Nicolaporro.it)
Alla manifestazione si è unito anche un corteo delle associazioni studentesche contrarie al decreto. Cariche degli agenti e lancio di oggetti da parte dei contestatori, che hanno intonato cori contro le forze dell'ordine. (Il Messaggero)
È giuridicamente furioso Gian Luigi Gatta, ordinario di Diritto penale alla Statale di Milano, che boccia senza appello, “per metodo e contenuto”, il decreto sicurezza. “Sorprendente, anomalo, preoccupante, umiliante per il Parlamento”. (Il Fatto Quotidiano)