Caso Cecilia Sala, l'ambasciatrice italiana a Teheran rinnova la richiesta di rilascio
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L'ambasciatrice italiana a Teheran, Paola Amadei, è stata ricevuta questa mattina al ministero degli Esteri iraniano per discutere del caso di Cecilia Sala, la giornalista italiana detenuta dal 19 dicembre scorso. Durante l'incontro con il direttore per l'Europa del ministero, Amadei ha rinnovato la richiesta di rilascio immediato per Sala e ha sollecitato la possibilità di farle arrivare in carcere generi di prima necessità.
Cecilia Sala, stimata giornalista di 29 anni, è stata arrestata a Teheran mentre svolgeva il suo lavoro con un regolare visto giornalistico. Nota per la sua capacità di raccontare eventi complessi con profondità e chiarezza, Sala ha coperto crisi internazionali come quella in Venezuela, le proteste in Cile, la caduta di Kabul e la guerra in Ucraina. Tuttavia, il suo arresto ha suscitato preoccupazione e indignazione, soprattutto in Italia, dove sono giunte informazioni secondo cui la giornalista sarebbe trattata in modo inumano.
In risposta alle rimostranze del ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, l'ambasciatore iraniano in Italia, Mohammad Reza Sabouri, ha dichiarato: "L’abbiamo trattata bene, ora liberate Abedini". Questa affermazione, che sembra quasi umorismo nero, ha suscitato ulteriore riprovazione, poiché contrasta con le notizie di maltrattamenti ricevute dall'Italia.
Nel frattempo, sui social media e in televisione, si sono scatenati gli hater, che hanno attaccato Sala e pubblicato il curriculum del padre.