Ricerca Changes Unipol-Ipsos: taglio dei tassi BCE, il 34% degli italiani in cerca della casa lo ritiene un incentivo per il mutuo

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Assinews ECONOMIA

Una nuova ricerca Changes Unipol, elaborata da Ipsos, rileva le reazioni e le opinioni degli italiani in merito alla riduzione dei tassi di interesse avviata lo scorso mese di giugno e dopo che quest’oggi la Banca Centrale Europea ha annunciato un nuovo ulteriore taglio di 0,25 punti base. L’impatto della riduzione dei tassi da parte della BCE su finanziamenti e mutui Il 34% degli italiani in cerca della casa ritiene che il taglio dei tassi da parte della BCE rappresenti un incentivo alla sottoscrizione di un mutuo soprattutto per la prima casa. (Assinews)

La notizia riportata su altre testate

Tale provvedimento è stato preso tenendo conto che persiste il rallentamento della crescita mentre la temuta inflazione è in netto calo. La decisione di un taglio di 25 punti è stata adottata all’unanimità. (Cronache Maceratesi)

Introduzione Come sottolinea un’analisi di mutuionline.it, a parità di condizioni la rata variabile rimane più cara del tasso fisso, giudicato in ogni caso ancora troppo alto. (Sky Tg24 )

Tasso fisso o variabile? Questo il dilemma che da due anni a questa parte affligge chi deve stipulare un mutuo. A questo proposito la decisione della Bce in merito alla questione ha fatto calare di 25 centesimi l'indice Euribor, ovvero il parametro che spesso viene utilizzato come punto di riferimento per calcolare il tasso da utilizzare per un mutuo a tasso variabile, arrivando al 3,40%. (il Giornale)

Tassi d'interesse in calo e la domanda di mutui è in lieve ripresa

Torriero ha ricordato come "dopo un periodo di contrazione, i prestiti per acquisto di abitazione sono tornati a crescere, anche se a ritmi contenuti" e ha ricordato come l'andamento dei prestiti "è determinato prevalentemente da fattori di domanda" e dal contesto economico, dove il Pil è in rallentamento e dovrebbe chiudere nel 2024 fra lo 0,8 e l'1%. (Tuttosport)

– Spiragli di ripresa in Italia dalla domanda di mutui delle famiglie, che dopo un prolungato periodo di contrazione, legato alla stretta monetaria operata dalla Bce, ora è tornata a crescere, sebbene a ritmi contenuti. (Agenzia askanews)

Le imprese italiane restano ancora caute, sono molto liquide e pertanto, in un contesto di tassi ancora elevati, preferiscono attingere alle proprie risorse, qualora possibile, piuttosto che chiedere un prestito (AGI - Agenzia Italia)