Molestie sessuali, Blake Lively accusa Justin Baldoni

Molestie sessuali, Blake Lively accusa Justin Baldoni
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo

Molestie sessuali sul set di un film. Questa è l’accusa di Blake Lively nei confronti di Justin Baldoni, già co-protagonista e regista di ‘It ends with us’. Secondo la difesa di Baldoni, invece, si tratterebbe di un tentativo da parte della stessa Lively di riabilitare la propria immagine. Secondo il sito Tmz, durante le riprese del film si sarebbe addirittura svolta una riunione fra i partecipanti alla pellicola a causa proprio del fatto che Baldoni avrebbe reso ostile l’ambiente di lavoro. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Su altre fonti

Un’altra denuncia di molestie scuote Hollywood. (Sky Tg24 )

L'attrice che ha condiviso con lui il set di It Ends With Us, lo ha accusato di molestie e di aver orchestrato una campagna di manipolazione sociale per rovinarle l'immagine. (Fanpage.it)

Depositata lo scorso venerdì 20 dicembre, si tratta del passo che precede una causa legale. Regista e co-protagonista del film It Ends With Us - accusandolo di "molestie sessuali" e di aver avviato successivamente una "campagna diffamatoria volta a distruggere la sua reputazione". (Mediaset Infinity)

Blake Lively accusa Justin Baldoni di molestie sessuali: “Forte disagio emotivo”

Le voci di un conflitto tra Lively e Baldoni erano emerse all’inizio di agosto: durante la promozione del film, Baldoni aveva rilasciato interviste da solo, mentre Lively era spesso affiancata dagli altri membri del cast e non dalla co-star. (Rolling Stone Italia)

La controversia attorno a It Ends With Us si arricchisce di nuovi dettagli: secondo quanto riportato, Ryan Reynolds avrebbe bloccato Justin Baldoni sui social media mesi prima che la moglie Blake Lively denunciasse il regista e co-protagonista per molestie sessuali, avvisandola ed esortandola di fare lo stesso. (Movieplayer)

Basti pensare al caso Beyoncé. Esistono delle celebrità che sembrano incrollabili ma, anno dopo anno, ci si rende conto come una categoria protetta, per così dire, non rappresenti la realtà. (DiLei)