Gli operai della Barry Callebaut di Verbania in sciopero fino a lunedì: a rischio 115 posti di lavoro

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QuiFinanza ECONOMIA

I lavoratori della Barry Callebaut di Verbania hanno deciso di scioperare fino a lunedì, quando si svolgerà il primo incontro all'Unione Industriale. Lo fanno sapere i sindacati, secondo cui lo sciopero proseguirà a oltranza per tutte e otto le ore di turno. La decisione è arrivata in seguito all'annuncio della multinazionale di chiudere lo stabilimento piemontese entro marzo 2025. Intanto il sindaco di Verbania, Giandomenico Albertella, ha ricevuto una telefonata da Alberto Cirio: "Il presidente della Regione ha parlato con il ministro Urso, che gli ha confermato che convocherà i vertici aziendali di Barry Callebaut chiedendo loro di recedere da questa decisione. (QuiFinanza)

Su altre testate

Barry Callebaut: lunedì mattina presso l’Unione Industriale a Verbania l’incontro tra i vertici dell’azienda e le parti sociali. (VCO AZZURRA TV)

E’ andato in scena questa mattina – lunedì – il primo confronto tra le parti sociali per l’annunciata chiusura della fabbrica di cioccolato di Verbania Barry Callebaut. «Al tavolo è stata ribadita l'indignazione sulla decisione unilaterale e improvvisa della Barry Callebaut di chiudere lo stabilimento produttivo di Intra – si legge in una nota della Fai Cisl Piemonte Orientale –. (La Stampa)

Siamo di fronte all’ennesima chiusura aziendale basata su logiche economico-finanziarie che ignorano la responsabilità sociale d’impresa e si fanno beffe di qualsiasi codice etico». (La Stampa)

Ultime ore di sciopero nella fabbrica di cioccolato di Barry Callebaut a Verbania Intra. (Alto Adige)

Il motivo? “Limitata redditività futura e la complessità logistica del sito” spiega l’azienda. La multinazionale del settore dolciario giovedì mattina ha convocato le rappresentanze sindacali per annunciare la chiusura dell’impianto piemontese (Il Fatto Quotidiano)

Ci sono due strade per garantire un futuro ai 150 lavoratori della fabbrica Barry Callebaut di Verbania Intra, che la multinazionale belga con sede in Svizzera ha annunciato di voler chiudere. (La Repubblica)