Tra false flag e casus belli: perché i droni fantasma possono far scoppiare la guerra in Corea

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il Giornale ESTERI

Per capire cosa sta succedendo in Corea, sia nel Nord che nel Sud, bisogna tornare ad una misteriosa foto diffusa dai media statali nordcoreani nei giorni scorsi. L’immagine mostra la sagoma di un presunto drone sudcoreano sfrecciare nel cielo di Pyongyang il 10 ottobre. I dettagli sono scarsi, perché la scena è stata immortalata di notte, ma gli alti funzionari nordcoreani non hanno dubbi: quello è un velivolo senza pilota inviato dalla Corea del Sud. (il Giornale)

La notizia riportata su altri media

"Abbiamo sempre creduto che mantenere la pace e la stabilità nella penisola e promuovere un processo di soluzione politica per le questioni in agenda sia l'unica in linea con gli interessi comuni di tutte le parti", ha osservato la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, nel corso del briefing quotidiano. (Tiscali Notizie)

Pyongyang ha distrutto strade e ferrovie. Dopo “un’operazione di bombardamento effettuata dalla Corea del Nord per bloccare le strade di collegamento”, le forze sudcoreane “hanno effettuato un fuoco di risposta nelle aree a sud della linea di demarcazione militare”, hanno riferito i capi di Stato maggiore congiunti, usando il nome ufficiale dell’operazione confine inter-coreano. (opinione.it)

Corea del Nord: distrutte tutte le strade di collegamento alla Corea del Sud

La penisola coreana sta vivendo, negli ultimi giorni, un ulteriore parossismo della tensione da quando la Corea del Nord ha segnalato la presunta ripetuta violazione dello spazio aereo nazionale da parte di un drone, attribuito alla Corea del Sud, che avrebbe sganciato volantini di propaganda nel cielo della capitale Pyongyang (Inside Over)

La risposta a questa presunta "invasione" non ha tardato ad arrivare, con l'eliminazione di ogni contatto con il Paese limitrofo, con cui i dissapori vanno avanti dalla fine della Seconda guerra mondiale Leggi anche: Corea del Nord, il satellite spia fotografa Roma e la Casa Bianca La scelta del dittatore di Pyongyang non è stata un fulmine a ciel sereno. (La Gazzetta dello Sport)