Minaccia pro Pal: "Saremo in piazza"

Minaccia pro Pal: Saremo in piazza
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il Giornale INTERNO

Dopo il caso dei cartelli sui presunti «agenti sionisti» esposti alla manifestazione pro Palestina a Milano di sabato con i volti, tra gli altri, di Liliana Segre, Guido Crosetto e Riccardo Pacifici, arrivano in procura le prime denunce contenute in un'informativa della Digos. La Procura di Milano è infatti pronta ad aprire un fascicolo con l'ipotesi di reato di «propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa» nei confronti (per il momento) di due nomi tra cui Gabriele Rubini meglio noto come «Chef Rubio» per aver incitato a segnalare con lo spray le abitazioni di chi sostiene Israele durante un evento organizzato dal partito dei Carc nei giorni scorsi. (il Giornale)

Su altre testate

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha sentito questa mattina la senatrice a vita Liliana Segre, per esprimerle solidarietà dopo gli attacchi ricevuti nel corso della manifestazione pro Palestina di sabato. (La Repubblica)

La procura di Milano è pronta ad aprire un fascicolo con l'ipotesi di reato di 'propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa' dopo che sono state presentate le prime denunce per i fatti accaduti sabato scorso. (MilanoToday.it)

La Procura guidata da Marcello Viola è pronta ad aprire un fascicolo con l'ipotesi di reato di "propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa". (La Repubblica)

Raggiungere i sionisti casa per casa. È legale la minaccia di Chef Rubio? (di P. Battista)

La Digos ha denunciato alla Procura di Milano per propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale Gabriele Rubini, in arte chef Rubio, per le parole sugli “agenti sionisti” pronunciate sabato sera nel capoluogo lombardo durante l’incontro ‘Senza se e senza ma con la resistenza palestinese’ organizzato dai Carc nell’ambito della ‘Festa nazionale della Riscossa popolare’ che si teneva al Gratosoglio autogestita. (LAPRESSE)

Del resto, ne ha passate così tante nella vita, che non si lascia certo abbattere da un cartello che la definisce agente sionista”. – “Per fortuna mia madre sa ancora affrontare con ironia quello che le piove addosso. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Non saprei invece a chi segnalare delle parole pronunciate a Milano da un tizio che odia gli ebrei e che si fa chiamare Chef Rubio che invece non mi sembrano esattamente libertà d’espressione, ma costituiscono minaccia fisica per i singoli ebrei, una licenza di colpire quelli che con il suo linguaggio nazista definisce gli agenti “sionisti”. (L'HuffPost)