Daniel Craig su Queer: «Non mi interessa controllare l'opinione del mio pubblico»

Al Festival del Cinema di Venezia Daniel Craig ha cambiato le carte in tavola. Lo ha fatto con grazia, col sorriso e senza paura, in onore del personaggio che ha interpretato in Queer, il nuovo film di Luca Guadagnino di cui è protagonista assoluto insieme all'attore Drew Starkey: il suo William Lee, alter ego dello scrittore William Burroughs (autore del romanzo omonimo di cui il film è adattamento), è un uomo scontento, in preda alle dipendenze, solo, ossessionato dai suoi desideri e dalle sue pulsioni. (Cosmopolitan)

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Ansa/Fabio Frustaci (Avvenire)

La trama segue William Lee, un uomo americano espatriato in Messico negli anni '50, che esplora nuove possibilità di connessione umana. L'attore è protagonista di "Queer", l'ultimo film di Luca Guadagnino, presentato in concorso all'81esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia (ilmessaggero.it)

E però il suono sporco delle chitarre anni Novanta, nel suo staccarsi dal glamour del decennio precedente, risulta dissonante e insieme incredibilmente aderente alle atmosfere beat dei Sixties (stagione che del resto ha non poco salato il sangue ai Nirvana): è la voce graffiata di Kurt Cobain a scandire la notte che scorre sordida per le calle messicane. (Lucy. Sulla cultura)

Il cast e la troupe dell'ultimo film del regista italiano Luca Guadagnino "Queer" sfilano sul red carpet del Festival del Cinema di Venezia. E' il quarto film italiano in concorso. (il Dolomiti)

È disgustato dalle proprie inclinazioni, anche se non le limita. Lee è anche, si apprende in seguito, in preda a una dipendenza da eroina, che tratta con rassegnata noncuranza. (Vanity Fair Italia)

William Lee è un americano sulla soglia dei quaranta espatriato a Città del Messico. Passa le sue giornate quasi del tutto da solo, se si escludono le poche relazioni con gli altri membri della piccola comunità americana. (la Repubblica)