Adolescence, la spiegazione del finale della serie Netflix

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Jamie è davvero colpevole dell'omicidio di Katie? Perché decide improvvisamente di cambiare la sua dichiarazione? Il finale aperto e tragico di Adolescence lascia spazio a domande irrisolte. Ecco le risposte. Attenzione: Spoiler! (Panorama)

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Alla fine delle quattro puntate di Adolescence, tornano in mente tre parole e un concetto che l’autrice Hannah Arendt ha espresso per riassumere l’andamento del processo per crimini di guerra a carico del funzionario nazista Adolf Eichmann, nel 1961. (Best Movie)

La serie del momento – della quale potete leggere la nostra recensione – segue le vicende di Jamie Miller, accusato dell’omicidio della compagna di classe Katie Leonard. (Best Movie)

La prima volta che ho sentito la parola Incel è stato quando una ragazza sotto ad un mio post che raccontava di come Elena, la sorella di Giulia Cecchettin fosse stata nominata donna dell’anno, definiva dei ragazzi che avevano scritto commenti, misogini e insultanti, in merito a quell'avvenimento. (DiLei)

La mini-serie “Adolescence” su Netflix Ogni tanto, quando si è persa la speranza, ecco che su Netflix sbuca qualche progetto veramente degno di nota, uno di quelli di grande qualità e che mette d’accordo un po’ tutti. (Artribune)

Uno dei primi esempi sia di piano sequenza che, insieme, di finto nella storia del cinema è il Nodo alla gola del 1948 del maestro Alfred Hitchcock: undici piani sequenza che, verso il finire della scena, cercavano ogni volta un elemento su cui staccare e poi riprendere per fare credere che la macchina stesse continuando a girare e a muoversi. (Vanity Fair Italia)

Con ognuno dei quattro episodi girato interamente in piano sequenza, la miniserie creata da Jack Thorne e Stephan Graham, che ne è anche interprete, fa immergere lo spettatore in una storia alla quale è impossibile restare indifferenti, invitando alla riflessione su temi profondamente attuali (Sky Tg24 )