Migranti, blitz di FdI per aggirare le toghe. Il Viminale: «Avanti sul piano in Albania»

Avanti. Un ricorso alla volta. Il governo non intende mettere in stand-by il patto fra Italia e Albania sulla detenzione extraterritoriale dei migranti. Né fermerà i viaggi delle navi della Marina in attesa che la Corte di giustizia europea si esprima una volta per tutte e risponda ai dubbi dei tribunali italiani. Al Viminale calzano l'elmetto e si preparano a fronteggiare nelle aule di giustizia il muro dei giudici contro le norme del governo. (ilgazzettino.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Sta succedendo con l’emendamento al dl Flussi che vuole spostare la competenza in materia di immigrazione in capo alle Corti d’appello. “La logica è questa: il governo quando non gli stanno bene i giudici, o li cambia o cambia la procedura”. (Il Fatto Quotidiano)

Con un'emendamento al decreto flussi, la destra vuole togliere ai giudici delle Sezioni Immigrazione dei tribunali, le decisioni sui trattenimenti dei richiedenti asilo nei Cpr. Una norma che punta superare lo stallo giuridico dei centri per migranti in Albania, tagliando fuori dalle scelte su procedure accelerate e Paesi sicuri, dei magistrati considerati politicamente ostili. (Fanpage.it)

Le sezioni speciali per l’immigrazione dei tribunali civili – come quella in cui siede la giudice Silvia Albano, per intenderci – non decideranno più sulla convalida dei trattenimenti dei migranti. La mossa del centrodestra è stata protocollata ieri sera… (la Repubblica)

Migranti e tribunali, la nuova linea: cercasi giudici che dicano sì al governo

La modifica al dl flussi prevede che i giudizi sui trattenimenti vengano emessi non più dalle sezioni immigrazione dei tribunali ma dalle corti d'appello. La denuncia di Magi: "Blitz notturno della maggioranza" (Adnkronos)

La (prima erano 22) e tra questi ci sono Bangladesh ed Egitto, i Paesi di provenienza dei migranti portati in Albania il cui trattenimento non è stato convalidato dai giudici. (Pagella Politica)

Tradendo un’evidente difficoltà nella comprensione delle leggi italiane e una manifesta debolezza politica nel governarle, il governo Meloni decide ora di tornare alle vecchie tradizioni berlusconiane e punta direttamente sui giudici. (left)