L'addio al 18enne ucciso a Napoli. «Basta con la morte dei ragazzi»

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Avvenire INTERNO

Fotogramma C'erano almeno 2mila persone a Napoli per i funerali di Arcangelo Correra, il 18enne ucciso all'alba di sabato scorso da un colpo della pistola con la quale sembra stesse giocando l'amico 19enne Renato Caiafa. Le esequie sono state celebrate dall'arcivescovo di Napoli, Mimmo Battaglia, che ha voluto i ragazzi, gli amici di Arcangelo, davanti all'altare, proprio vicino alla bara "per poterli guardare negli occhi". (Avvenire)

La notizia riportata su altri giornali

Un fiume umano che si ingrossa man mano che il corteo si avvicina alla chiesa di Santa Caterina a Formiello, dove sta per cominciare il rito funebre. Sulla bara bianca che esce portata a spalla dai suoi amici più cari c’è la maglia azzurra numero 10 di Diego Maradona e una foto che lo ritrae con l’abito scuro e il papillon che indossava nelle grandi occasioni. (ilmattino.it)

Arcangelo Correa aveva appena compiuto 18 anni. Era un ragazzo come tanti, senza precedenti penali eppure, il 9 novembre, un colpo di pistola alla testa gli ha strappato via la vita. (Panorama)

Ha sfidato l'amico a sparare, mostrandogli il petto, perché credeva che la pistola fosse finta. È quanto sarebbe avvenuto all'alba di sabato scorso in piazzetta Sedil Capuano, nel centro antico di Napoli, secondo la ricostruzione di fornita dal 19enne Renato Benedetto Caiafa nel corso delle dichiarazioni spontanee al pm e riportate nell'ordinanza, con la quale la gip del Tribunale di Napoli Maria Gabriella Iagulli ha disposto la custodia cautelare nei suoi confronti per i reati di porto, detenzione e ricettazione dell'arma. (il Giornale)

Arcangelo Correra e il mistero della pistola: l’ultima verità sul ragazzo ucciso a Napoli

Centinaia di persone hanno accompagnato la bara bianca dalla casa dove il ragazzo viveva fino alla chiesa di Santa Maria a Formiello, dove sono celebrati i funerali. Dolore e commozione, a Napoli, per i funerali di Arcangelo Correra, il ragazzo di 18 anni morto dopo essere stato colpito da un proiettile alla testa lo scorso 9 novembre, in piazzetta Sedil Capuano, nel capoluogo campano. (StileTV)

Lo ha deciso il gip di Napoli che ha ritenuto di non convalidare il provvedimento di fermo disponendo, però, la detenzione in carcere. Al giovane la Squadra Mobile di Napoli e la Procura contestano il porto, la detenzione e la ricettazione dell'arma che la notte tra venerdì e sabato scorsi ha ferito a morte il suo amico 18enne, Arcangelo Correra, poi deceduto in ospedale. (leggo.it)

È questa l’ultima rico… Solo in quel momento, gli amici che erano con loro nella piazzetta, in pieno centro storico di Napoli, gridano: «Cosa hai fatto». (La Repubblica)