“Anche Augias e Barbero sono putiniani”: la lista di proscrizione che fa sbroccare il Pd

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Il Primato Nazionale ESTERI

Roma, 1° lug – Chi di liste di proscrizione ferisce, di liste di proscrizione perisce.

Alla conferenza stampa dovevano essere presenti due deputati del Pd, Andrea Romano (patrocinatore dell’evento) e Lia Quartapelle, nonché Riccardo Magi di +Europa.

Aveva ragione Pietro Nenni: «A fare a gara a fare i puri, troverai sempre uno più puro… che ti epura»

Senza contare un nome a sorpresa: il celeberrimo regista americano Oliver Stone, colpevole di aver intervistato Sua Putinità in persona. (Il Primato Nazionale)

Ne parlano anche altri giornali

Gianluca Veneziani 01 luglio 2022 a. a. a. È una faccenda sinistra, con tanto di tiri mancini. L'unico modo per poter essere riabilitati allora era subire un altro processo, di rieducazione e correzione, oggi diremmo di politicamente corretto (Liberoquotidiano.it)

Già, perché il punto di vista delle due fondazioni non poteva essere più partigiano e semplicistico, arrivando al paradosso di etichettare come filoputiniani non solo una bella fetta di giornalisti, ma persino due divulgatori di indiscussa indipendenza intellettuale quali Corrado Augias e Alessandro Barbero (La Stampa)

Dopo la lista di giornalisti e analisti accusati di diffondere propaganda russa in Italia apparsa sul Corriere della Sera, ha fatto la sua comparsa a Montecitorio un nuovo elenco, stavolta presentato da esponenti del Partito democratico e di +Europa. (L'INDIPENDENTE)

Guerra in Ucraina e liste di proscrizione per giornalisti e intellettuali. Per gli autori della ricerca fanno testo solo le tesi ucraine che, guarda caso, liquidano come false le confessioni dei cecchini georgiani. (Analisi Difesa)

"Cadono le braccia", ha scritto Augias per replicare. Ma se - specifica Augias - "Putin non è paragonabile un gigante della letteratura mondiale", è da una precisa tradizione culturale che ha preso la sua ispirazione. (L'HuffPost)

Secondo gli esperti, il problema è che la disinformazione sofisticata dura e probabilmente permane in alcuni settori della società Elezioni Brasile: la disinformazione entra nel dibattito. A tre mesi dalle elezioni presidenziali brasiliane, la disinformazione sui due principali candidati, il presidente Jair Bolsonaro e il suo rivale Luiz Inacio Lula da Silva, sta avendo un forte impatto sulla scelta degli elettori. (Periodico Daily)