L'Inps aggiorna il simulatore delle pensioni. Un trentenne a riposo tra 68 anni e 8 mesi e 74 anni

Si aggiorna il simulatore dell’Inps sulla pensione con i nuovi calcoli legati all’aggiornamento della speranza di vita, in attesa che vengano recepite anche le nuove regole fissate dal governo Meloni nell’ultima legge di Bilancio. Ne ha data notizia lo stesso Istituto, con un messaggio firmato dalla dg Valeria Vittimberga. LA TUA PENSIONE: QUANDO E QUANTO Gli aggiornamenti tengono conto gli adeguamenti agli incrementi alla speranza di vita dei requisiti pensionistici, sulla base dei dati Istat (la Repubblica)

La notizia riportata su altri media

Così chi è all’inizio del 1994 che ha cominciato a lavorare all’inizio del 2022 e abbia almeno 20 anni di contributi andrà in pensione di vecchiaia a dicembre del 2063 con 69 anni e 10 mesi di età. (Wall Street Italia)

L'Inps ha aggiornato il simulatore "Pensami" per le pensioni e i dati emersi non sono confortanti. Ecco quanto emerso. (Quotidiano di Sicilia)

Vediamo come funziona e come accedervi. L'Istituto nazionale di previdenza ha comunicato di aver aggiornato il suo sistema alle nuove regole previste dalla legge di Bilancio. (Fanpage.it)

L’Inps conferma le previsioni dell’Anief: un 30enne che inizia a lavorare oggi lascerà il servizio a quasi 70 anni. Dalle previsioni, che emergono consultando le proiezioni del nuovo simulatore Inps “Pensami – Pensione a misura” messo a disposizione di tutti sul sito web dell’istituto di previdenza, si evince anche che nel caso il lavoratore non abbia versato 20 anni di contributi e maturato un assegno almeno tre volte l’importo mensile di quello sociale del 2024, pari a 1.603,23 euro, l’uscita dal lavoro si concretizzerà addirittura a 74 anni di età. (Orizzonte Scuola)

Più tardi e con un assegno più basso. Un disastro per i millennials - che peraltro andranno in pensioni col metodo contributivo - soprattutto se si tiene conto della sorte ben più lieta riservata a chi ha comodamente accumulato riserve, potendo contare su un metodo di calcolo più vantaggioso ossia quello retributivo: stiamo parlando dei pensionati attuali. (L'HuffPost)

I trentenni di oggi finiranno di lavorare a 70 anni circa, o a 74 anni nella peggiore delle ipotesi. Lo stesso trentenne andrà in pensione a 74 anni, invece, se non ha almeno 20 anni di contributi versati. (Today.it)