I trentenni di oggi che hanno iniziato a lavorare da poco potranno andare in pensione tra i 66 anni e 8 mesi nel caso abbiano versato 20 anni di contributi e a 74 se non riesce a versare almeno 20 anni di contributi. Così chi è all’inizio del 1994 che ha cominciato a lavorare all’inizio del 2022 e abbia almeno 20 anni di contributi andrà in pensione di vecchiaia a dicembre del 2063 con 69 anni e 10 mesi di età.
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Più tardi e con un assegno più basso. Il futuro pensionistico dei trentenni è sempre più infausto, specie ora che l'Inps ha certificato la pensione a 70 anni per i nati nel 1994. Un disastro per i millennials - che peraltro andranno in pensioni col metodo contributivo - soprattutto se si tiene conto della sorte ben più lieta riservata a chi ha comodamente accumulato riserve, potendo contare su un metodo di calcolo più vantaggioso ossia quello retributivo: stiamo parlando dei…
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Si chiama 'Pensami' ed è il simulatore di pensioni dell'Inps con cui è possibile scoprire a che età si andrà in pensione, e non solo. L'Istituto nazionale di previdenza ha comunicato di aver aggiornato il suo sistema alle nuove regole previste dalla legge di Bilancio. Vediamo come funziona e come accedervi.
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Inps: 30enni di oggi in pensione a 70 anni. Anief chiede deroga per chi lavora a scuola: non si può andare in pensione così tardi. Di L’Inps conferma le previsioni dell’Anief: un 30enne che inizia a lavorare oggi lascerà il servizio a quasi 70 anni. Dalle previsioni, che emergono consultando le proiezioni del nuovo simulatore Inps “Pensami – Pensione a misura” messo a disposizione di tutti sul sito web…
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L'Inps ha aggiornato il simulatore "Pensami" per le pensioni e i dati emersi non sono confortanti. Ecco quanto emerso. L’Inps ha aggiornato il simulatore “Pensami“ per le pensioni e i dati emersi non sono confortanti. Viene alla luce che quanti hanno 30 anni e lavorano da poco potranno andare in pensione tra i 66 anni e 8 mesi se versano 20 anni di contributi e maturano un assegno superiore a una determinata soglia ovvero 3 volte l’importo mensile dell’assegno sociale nel 2024 (1603,23…
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I trentenni di oggi finiranno di lavorare a 70 anni circa, o a 74 anni nella peggiore delle ipotesi. Nel dettaglio, chi oggi ha 30 anni e ha cominciato a lavorare da poco potrà andare in pensione a 66 anni e 8 mesi, ma solo se ha versato 20 anni di contributi e maturato un assegno superiore a una certa soglia (tre volte l'importo mensile dell'assegno sociale nel 2024, quindi 1603,23 euro). Lo stesso trentenne andrà in pensione a 74 anni, invece, se non ha almeno 20 anni di contributi versati.
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Importanti novità in tema pensioni in Italia, col simulatore Pensami dell'Inps che è stato aggiornato di recente in base alle nuove regole contenute nella legge di Bilancio. Con le ultime modifiche in materia pensionistica fatte dal governo guidato dalla premier Giorgia Meloni, infatti, anche il sistema si è dovuto adeguare per fornire quante più informazioni possibili, seppur simulate, sull'età pensionabile degli italiani.
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Ultim'ora News I lavoratori che hanno cominciato a lavorare da poco e hanno 30 anni riusciranno ad andare in pensione come minimo a 66 anni e 8 mesi, nel caso abbiano versato 20 anni di contributi e maturato un assegno superiore a 1603 euro (tre volte l'importo mensile dell'assegno sociale nel 2024). L’età di uscita dal mondo del lavoro si alza poi a 74 anni se i 30enni non saranno riusciti a versare almeno 20 anni di contributi.
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I chiarimenti in un documento dell’Inps. Aggiornato il servizio Pensami agli adeguamenti degli incrementi alla speranza di vita dei requisiti pensionistici, in base allo scenario demografico Istat mediano (base 2022) ripreso nella nota di aggiornamento del 24° rapporto 2023. Aggiornato dall’Inps il simulatore Pensami (sta per «Pensione a misura»), fruibile online o tramite app, agli adeguamenti degli incrementi alla speranza di vita dei requisiti pensionistici.
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