Adeguamento dei montanti contributivi per il 2024

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
ECONOMIA

Con una nota ufficiale, l'Istat ha comunicato il tasso annuo di capitalizzazione per la rivalutazione dei montanti contributivi per l'anno 2024, che sarà pari al 3,6622%. Questo tasso è stato calcolato sulla base del tasso medio annuo composto di variazione del prodotto interno lordo nominale nei cinque anni precedenti, dal 2019 al 2023, e sarà applicato ai fini del calcolo delle pensioni aventi decorrenza dal 1° gennaio 2025.

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato la nota prot. 2545394/2024 sul proprio sito, confermando che il tasso medio annuo composto di variazione del PIL nominale è risultato pari a 0,036622. Pertanto, il coefficiente di rivalutazione è stato fissato a 1,036622. Questo significa che il montante dei contributi versati fino al 31 dicembre 2023 sarà rivalutato del 3,6622%, con un impatto significativo sugli importi delle pensioni future.

La rivalutazione dei montanti contributivi è un meccanismo fondamentale per garantire che le pensioni riflettano l'andamento dell'economia e il potere d'acquisto dei pensionati. Questo processo, infatti, permette di adeguare gli importi delle pensioni in base alla crescita economica, assicurando che i pensionati possano mantenere un tenore di vita adeguato anche in periodi di inflazione.

Il tasso di capitalizzazione annuo, calcolato dall'Istat, è stato ufficializzato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e rappresenta un elemento chiave per il calcolo delle pensioni con metodo contributivo o misto.