Papa Francesco, frasi e polemiche: dalla 'frociaggine' alle suore 'non zitellone'
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Dalla "frociaggine" nei seminari alle suore ammonite ("siete madri e non zitellone"), dagli schiaffetti sulle mani alla fedele cinese allo sguardo al suo orologio quando cantava Ligabue: Papa Francesco, morto oggi all'età di 88 anni, durante il suo pontificato ha sorpreso per il suo linguaggio colloquiale, diretto, senza filtri, accompagnato da comportamenti e gesti altrettanto non abituali per un pontefice. (Adnkronos)
Se ne è parlato anche su altre testate
La notizia è stata la più cercata in assoluto sui social del gigante asiatico per oltre 17 ore. (Adnkronos) – La morte di Papa Francesco scuote anche la Cina. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
E lo ha fatto rivolgendosi a tutti e tutte, non ai credenti ma al mondo intero, così oggi forse sono più i non credenti che piangono la sua partenza. Una persona che ha attraversato questo mondo lasciandoci la speranza di poterlo cambiare. (Il Manifesto)
Liliana Cavani non può che partire della sera in cui Jorge Mario Bergoglio si affacciò dalla loggia vaticana per annunciare che avrebbe preso il nome del santo di Assisi, il simbolo della povertà, degli ultimi, della pace, della fratellanza universale. (La Stampa)
Abbiamo perso un grande Papa, unico tra i governanti che abbia avuto parole di forte critica contro i bombardamenti a Gaza, contro le centinaia di migliaia di morti in Ucraina e Russia, contro la corsa agli armamenti e il riarmo in Europa, contro le spese militari. (IlFaroOnline)
Una pellegrina cinese gli afferrò il braccio ed il Papa reagì visibilmente infastidito: prima liberandosi della presa con uno schiaffo sulla mano della donna e poi con un’espressione di disappunto. Ecco un video di Papa Francesco schiaffeggiò sulla mano una donna cinese che lo tirava dalla sua parte. (Il Giornale d'Italia)
Non tutti si erano rallegrati per l’avvento al soglio pontificio di papa Bergoglio: le ombre che gravavano sulla sua figura riguardo alle posizioni da lui assunte durante la dittatura in Argentina giustificavano la diffidenza da parte di molti esponenti della teologia della liberazione, quella riflessione propriamente latinoamericana condotta a partire dal basso, dagli ultimi, dal rovescio della storia. (Il Manifesto)