Libano, Tajani: “I soldati italiani non si toccano, non sono militanti di Hezbollah. Quello che sta accadendo è inaccettabile”

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Il Fatto Quotidiano INTERNO

“I soldati italiani non si toccano, non sono militanti di Hezbollah. È inaccettabile quello che sta accadendo”. Lo ha detto il vicepremier, Antonio Tajani, dopo che l’esercito israeliano ha colpito basi italiane Unifil in Libano, entrando a Torino nel Grattacielo della Regione Piemonte. Qui è in programma un incontro con il presidente della Regione, Alberto Cirio, e con le associazioni di categoria sull’impatto economico della frana del Frejus e della chiusura del tunnel del Monte Bianco (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri giornali

Presenti all’apertura il presidente di A.Di.C Umbria Marco Lucherini, il presidente del Centro anziani Mario Mariuccini e il sindaco di Magione Massimo Lagetti. Tutti i mercoledì dalle 17 il servizio sarà disponibile grazie all’avvocato Michele Marzoli, volontario Adic. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

In quello precedente, avvenuto nei pressi del quartiere generale della missione Unifil a Naqoura, erano rimasti feriti due militari cingalesi. Nuovo attacco dell'esercito israeliano contro le basi italiane della missione Unifil nel sud del Libano (Fanpage.it)

M.O., Crosetto: "Unifil? Non si parla di ritiro italiano" 11 ottobre 2024 (Il Sole 24 ORE)

Libano, Conte: dopo attacchi a Unifil patrioti apriranno occhi?

Oggi per la seconda volta in 24 ore Israele ha aperto il fuoco sul quartier generale della missione Unifil, l’operazione di peacekeeping che da quasi vent’anni fa da cuscinetto al confine con il Libano, della quale fa parte anche un consistente contingente italiano. (Il Fatto Quotidiano)

"Stiamo vivendo ore di grave tensione per quanto avvenuto con gli attacchi dell'esercito israeliano alla postazione Unifil, in una situazione territoriale estremamente complessa e di pericolo per tutti. (L'HuffPost)

Dove sono i nostri patrioti? Ieri il ministro Crosetto ha avuto delle parole anche chiare, ne prendiamo atto, ma con la Meloni siamo rimasti ancora al post con la sorella in cui si lamentano degli accessi abusivi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)