Austria e Ungheria, quei favori alla Cina

Dongfeng Motor Group è un costruttore auto relativamente piccolo (fatturato equivalente a meno di 13 miliardi di euro nel 2023, contro i 189 miliardi di Stellantis), parte del gruppo Dongfeng Motor Corporation. Una sua caratteristica è di essere tutta del governo di Pechino, senza apporti di capitale privato. Da mesi, almeno da quando l’Unione europea ha iniziato a studiare dazi sull’auto elettrica cinese, Dongfeng parla di un investimento produttivo «in Italia oppure in Europa»: il costruttore non ha mai fornito in pubblico altri dettagli, ma sembrerebbe pensare a uno o più centri di assemblaggio di parti fatte in Cina — batterie incluse — con un apporto relativamente minore di componenti locali. (Corriere della Sera)

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DONA ORA (Aduc)

È solo il primo atto, ma i contorni della rappresaglia commerciale ci sono già tutti. E, ieri, il ministero del Commercio della Repubblica popolare ha annunciato l’istituzione di prelievi «temporanei» sul brandy europeo. (ilmessaggero.it)

MILANO – Si surriscalda nuovamente la guerra commerciale tra Cina ed Europa. Dall'11 ottobre, si legge in una nota, gli importatori dovranno fornire "deposito di sicurezza alla dogane cinesi". (la Repubblica)

La Cina sventola davanti agli occhi delle case automobilistiche europee l’arma più temuta. Dazi sulle importazioni di vetture di grossa cilindrata. (Il Fatto Quotidiano)

Nella giornata di ieri, il ministero del Commercio della Cina ha annunciato che stanno valutando una serie di dazi sui prodotti europei. (HDmotori)

Il governo cinese ha annunciato un drastico aumento dei dazi, portandoli al 39%. L'allarme dei distributoto (LAPRESSE)