«In mezzo alle bombe in Libano noi cristiani abbiamo un compito»

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Tempi.it ESTERI

«La situazione è sempre più grave in Libano: Israele bombarda ovunque e nessuno si sente più al sicuro». Anche monsignor Jules Boutros, come tutti libanesi che abitano a Beirut o nei paesi vicini alla capitale, la notte non dorme. «Da mezzanotte fino all'alba i bombardamenti non permettono di prendere sonno», racconta a Tempi il vescovo alla guida della Chiesa patriarcale di Antiochia dei Siri, un piccolo gregge di 140 mila fedeli nel mondo e 16 mila in Libano. (Tempi.it)

La notizia riportata su altre testate

I militari di leva e di carriera non bastavano per invadere il Sud del Libano. Diciotto anni dopo i soldati israeliani si ritrovano a combattere contro i paramilitari di Hezbollah tra le case di Maroun Al Ras. (Corriere della Sera)

Razzi da Hamas, l'Idf attacca la roccaforte di Hezbollah a Beirut e il premier Netanyahu convoca una riunione urgente di sicurezza: "Continueremo a combattere", dice il leader israeliano. Hezbollah ha rivendicato ulteriori attacchi alle postazioni militari israeliane, contro le truppe a Shlomi, Hanita e Marj, nel nord di Israele (Sky Tg24 )

I militari di Tel Aviv hanno avviato un’operazione terrestre di ampio respiro nella zona meridionale del Libano: sarebbe dovuta essere, almeno nelle dichiarazioni della prima ora, un’incursione «limitata, localizzata e mirata» e, invece, si è rivelata un’azione massiccia - oltre 15 mila sono gli uomini schierati. (ilmessaggero.it)

Negli ospedali libanesi inizia a mancare tutto

Le Forze armate di Israele (Tzahal) hanno intensificato le operazioni militari contro Hezbollah nel Libano meridionale, inviando una nuova divisione e bombardando al contempo la capitale Beirut. Il primo ministro dello Stato ebraico Binyamin Netanyahu ha reso noto che a seguito dell'offensiva è stato ucciso Hashem Safieddine, indicato come probabile successore di Hassan Nasrallah. (Limes)

L’ordine arriva lunedì sera, dall’uomo che da un anno è l’incubo dei palestinesi di Gaza e ora… (la Repubblica)

«In seguito a un bombardamento israeliano a poca distanza dall’ospedale, le si sono conficcate delle schegge nel cranio – racconta il dottor Raific Haidar, neurochirurgo dell’ospedale – L’abbiamo operata già tre volte perché ogni volta le risonanze evidenziano nuovi frammenti. (il manifesto)